Questa è la storia di un ragazzo che ha sempre sentito
forte il richiamo del mare e che fin da bambino gli ha illuminato
l'anima anche se era alla fonda a poche miglia dalla città
e tra mille imbarcazioni nelle assolate domeniche degli anni '60.
Quegli odori e quei sapori giungevano da un lontano continente
che la sua fantasia gli aveva fatto più volte visitare
in epiche e indimenticabili imprese e che Folco Quilici aveva
chiamato "sesto continente".
Napoli negli anni '60 era una splendida città dove ancora
si potevano captare quelle sottili e antiche sensazioni marinare
che oggi forse possiamo ritrovare solo d'inverno visitando le
nostre isole minori del mediterraneo. Il ragazzo accompagnato
da suo nonno, che due grandi guerre avevano fatto crescere in
fretta ma non gli avevano tolto ne sogni ne sensibilità,
soleva rimanere incantato nel rito dei pescatori di "Mergellina"
di salpare le reti da Via Caracciolo, l'arteria litoranea napoletana.
Il tempo si fermava e come per incanto si viveva e si partecipava
aiutando i pescatori in quella pesca miracolosa. Per il ragazzo
però non era sempre possibile essere così vicino
al mare ed alle sue attività ed allora quando lo studio
ed i libri diventavano per lui una insopportabile ingiustizia
aveva un altro rimedio. Srotolava un rotolo di carta igienica
impossessandosi del tubo di cartone al suo interno e correva sul
balcone puntando il suo "binocolo" verso il mare.
Alla prima nave avvistata gridava al suo fratellino: "porto
di Napoli
porto di Napoli qui è il comandante della
nave proveniente da Palermo preparate gli ormeggi tra pochi minuti
attraccheremo". E suo fratello: "sono il comandante
del porto di Napoli, ricevuto, al vostro arrivo gli ormeggi saranno
pronti, passo e chiudo".
Gli anni passarono, quel bambino che guardava le navi diventò
ragazzo e poi uomo, si laureò ed iniziò a confrontarsi
con il mondo. Forse però non tutto era andato secondo le
sue aspettative, non aveva frequentato l'istituto navale ma la
facoltà di architettura; non era imbarcato su una nave
ma si imbarcò su un aereo che lo portò in Venezuela
per sette anni dove lavorò in uno splendido ufficio di
progettazione a Caracas.
Puntualmente però gli riaffiorava dal profondo dell'animo
la voglia di misurarsi con qualcosa di più grande, avventuroso
e indomabile: il Mare.
Puntualmente questa voglia veniva deviata, dimenticata ed accantonata
per un prossimo
. sempre prossimo futuro. Poi
per quell'uomo che sognava il mare ma che intanto lavorava tra
quattro mura giunse una notizia dalla "sua" Napoli
.suo
fratello, il fratellino "comandante del porto di Napoli"
si era ammalato di una malattia incurabile e terribile.
Furono giorni, mesi di dolore e riflessioni, e quando il "piccolo
comandante del porto di Napoli" se ne andò lasciò
l'uomo con il suo infinito dolore e la sua unica certezza. Aveva
deciso: anche i sogni si possono realizzare. Però c'era
un problema; abbiamo una sola vita per tentare di realizzarli
.una
e una sola vita.
L'uomo aveva già 38 anni e non c'era tempo da perdere.
Lasciò il suo tradizionale lavoro ed iniziò la gavetta.
Si imbarcò come secondo su qualsiasi imbarcazione facesse
un trasferimento in mediterraneo e con la sua cianciola "micamale"
mise a frutto l'esperienza di pesca fatta in Venezuela organizzando
battute di pesca.
Oggi dopo trasferimenti in tutto il mediterraneo l'uomo si sente
un buono skipper e collabora con diverse agenzie di charteraggio
su imbarcazioni a vela e fa sognare e prendere pesci anche a chi
non sa da che parte si impugna una canna da pesca ma che in compenso
ha tanta voglia di imparare e di vivere il mare non solo d'estate
per abbronzarsi.
Questo uomo ancora oggi, a 49 anni, come quando era bambino sogna
.
sogna mentre ha una cupola di stelle che lo protegge durante un
trasferimento in barca a vela o mentre nelle braccia ha i tremori
dovuti alla fatica procuratagli da uno splendido, combattivo e
indomabile tonno rosso, negli occhi i colori stupendi delle sua
livrea e nell'anima il rispetto e un po' di dispiacere per aver
sottratto al mare un così indomabile e formidabile animale.
Salvatore Mele
Sport
Fishing in Napoli
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