La tensione è al massimo, volano le prima grida
fra l'equipaggio, niente di male, servono anche per aumentare
la concentrazione e la determinazione.
Eccolo nuovamente a 4 - 5 metri sul fianco della barca,
ma ha il muso leggermente rivolto verso l'alto, tre pompate
serie, barca con il solo abbrivio permettono al mate di
arrivare bene, raffio in acqua e colpo secco. E' FATTA!!!!
Un grido unico esce dalla barca, l'angler mantiene la canna
alta, lo skipper lascia i comandi, estrae il secondo raffio
e blocca inesorabilmente il tonno, che quasi a galla compare
in tutta la sua maestosità. Ha combattuto con tutte
le sue forze, ha escogitato qualche trucco per portare la
lenza sulle eliche, ha fatto di tutto per contrastare la
trazione dell'angler. Si meritava sicuramente di essere
liberato, ma è una delle prime catture dell'equipaggio
che al trofeo e alle foto di rito non vuole ancora rinunciare.
Subito lo Skipper si attacca alla radio e ne da comunicazione.
Tonno in barca!! La comunicazione si accende e arrivano
i primi complimenti, Quanto è grosso? E' bello? Sarà
sopra i duecento? Siete stati grandi!! Intanto qualcuno
non risponde all'appello perché nel frattempo ha
allamato il tonno ed ora sono loro impegnati in un nuovo
combattimento, una nuova avventura dai sapori duri e cruenti,
ma allo stesso tempo affascinante e spettacolare, quasi
una droga a cui difficilmente si riesce a liberarsi.
Dicevamo durante il racconto della situazione più
o meno ottimale perché in effetti così é.
Il tonno che viene combattuto a babordo (fiancata sinistra)
con sedia a poppa ha molto probabilmente l'amo posto sul
lato destro della bocca e quel lato barca è il più
favorevole per destabilizzare e tirare il pesce a se. Ma
nelle sue evoluzioni antiorarie e con la barca che le asseconda,
ogni volta che risalirà tenderà poi ad allargare
andando verso poppa, quindi a sfavore del recupero del filo
in canna, poi affondando cercherà di guadagnare qualche
metro di lenza; in questi attimi attenti a non fermare il
motore, eviterete che il tonno con il suo abbrivio vi venga
sotto le eliche. Poi risale nuovamente più in superficie
allontanandosi però dalla barca.
Con il tonno a babordo (lato destro della barca) e l'amo
probabilmente sulla parte sinistra della bocca, le evoluzioni
antiorarie sono più favorevoli al recupero del filo
in canna. Il pesce infatti risale in superficie nella direzione
della prua della barca, e questa ha modo di avvicinarvisi
più facilmente. Poi il tonno affonda e, se troppo
vicino, può tagliare la traiettoria della barca portando
la lenza sulle eliche. Per evitare ciò è sempre
meglio tenere il pesce più verso poppa che verso
prua, aumentare motori quando affonda e diminuire quando
risale. Nella risalita il tonno si dirige verso prua da
lontano a vicino la barca e con l'abbrivio può essere
la sua mossa fatale.
Su questo lato della barca è bene tenere leggermente
lontano il pesce e avvicinarsi per permettere al mate di
raffiare, solo quando il tonno è in superficie esausto.
Anche il lato opposto è comunque pieno d'insidie.
A proposito non sempre i piedi poppieri o fuoribordo con
relative eliche sono motivo di rottura della lenza, alcuni
hanno fatto esperienza sui flap di poppa, mentre altri con
sedia a prua al primo schianto sulla delfiniera questa è
stata eliminata con adattamento della prua ad un più
facile e meno rischioso recupero del filo.
Tutto va bene finché il mare è calmo, ma quando
dopo alcune ore si alza il mare e le onde, oppure si è
usciti ugualmente, nonostante le condizioni non favorevoli,
perché si partecipa ad una competizione? Il rollio
della barca, le onde, la scarsa visibilità del filo,
sono spesso fattori predisponenti la rottura durante le
ultime fasi del combattimento, fase più critica e
delicata.
C'è chi ha portato a termine il combattimento dopo
quattro ore di intensa fatica, bagnati da un acquazzone
nelle ultime due o più ore, non hanno mollato nonostante
la difficoltà intrinseca alla pioggia, il rischio
di qualche fulmine o che il mare si ingrossasse al punto
tale da rendere difficoltoso il rientro in porto. Incoscienza
o cos'altro? C'è anche però chi ha tagliato
la lenza ed è rientrato velocemente in porto.
(Sedia
a prua)
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