"Diego" (l'elettronica)
Personalmente l'uso dell'ecoscandaglio mi affascina, poiché
non è solo vedendo il pesce che lo si prende ..........
anzi!!
"Nibbio"
Penso che traina e drifting siano due cose molto distanti
tra loro in base alla necessità di accertare la presenza
di pesce.
In traina senza scandaglio è come pescare
in una vasca.
E' lo scandaglio che evidenzia un picco sottomarino , uno
scoglio sparso , un relitto che ci indica quindi le zone
migliori per le nostre esche.
Sempre lo scandaglio ci mostra , mangianze con predatori
e ci induce ad insistere in quel determinato spot.
In drifting le cose sono diverse.
Certo se vediamo dei tonni a galla o altri indizi che testimoniano
la presenza di pesce , è un bel vantaggio , ma usualmente
questo non avviene.
Frequentiamo quindi zone dove magari nei giorni precedenti
sono stati catturati dei tonni o ipotizziamo che essendo
un determinato periodo dell'anno li troveremmo in quella
zona.
Una volta in pesca cercheremo di attirare intorno alla nostra
barca dei pesci che sono in perenne movimento e che in qualunque
momento possono comparire nella nostra scia.
Se un ipotetico strumento di avvistamento delle prede ci
avverte che non vi è pesce nel raggio di 100 metri,
che facciamo?
Ci spostiamo perdendo quindi una scia odorosa di centinaia
di metri o attendiamo fiduciosi.
Io opto per la seconda soluzione.
"Nettuno"
L'ecoscandaglio l'avevo comprato da un amico che l'aveva
sostituito con un nuovo modello. Ebbene, a lui negli anni
in cui l'aveva usato, non gli aveva mai dato nessun segnale
di tonno o grossi pesci. Lo montiamo noi e alla prima uscita
a tonni, con l'amico che ce l'aveva venduto che quel giorno
era a circa mezzo miglio dalla nostra barca, cosa ci succede?!?
L'eco segnala un grosso pesce sui 45 piedi di profondità,
dopo 5 minuti é partita una canna; nella fuga però
il tonno ha schiantato il filo per un errore di taratura
della frizione.... grande delusione dopo l'entusiasmo di
aver avuto il tonno marcato dall'eco.
Non vi dico quante me ne ha dette l'amico, al quale gli
avevamo chiesto come interpretare il segnale sullo schermo
dell'eco, che era stato suo fino a qualche giorno prima.
Pensava che non funzionasse e invece.....
Era una giornata di agosto, con corrente molto debole,
davanti a pesaro, circa 20 miglia per 40° dal porto,
ebbene, qualche istante prima avevamo lanciato delle
sarde a prua, che hanno richiamato il tonno fin sotto
la barca.
Da quella uscita abbiamo più volte (alternato) eseguito
la pasturazione con il lancio delle sarde a prua della barca,
per indurre il pesce a passare sotto l'eco, ma senza grossi
risultati.
"Angius"
Essendo io un pescatore di ricciole e di tonni giganti
avrei bisogno di un eco che supporti le due cose traina
e drifting. Io infatti la pesca al tonno l'ho sempre praticata
con lenza a mano e senza eco.
"Diego"
Il discorso per l'ecoscandaglio è molto complesso,
mi limito ad elencarne alcune caratteristiche.
per la pesca svolta a piccole medie profondità viene
normalmente utilizzata una sonda da 200 khz, la quale permette
un'ottima definizione del fondale, con l'handicap di avere
un cono molto stretto.
Al contrario, per le pesche in alti fondali vengono usate
sonde da 50 khz, le quali hanno ovviamente meno definizione.
Inutile dire che gli ecoscandagli più polivalenti
sono quelli che impiegano sonde a multipla frequenza, 50/200.
Esistono anche eco/sonar, ma hanno prezzi proibitivi per
i comuni mortali .
Se pensi di usare parecchio l'eco ti consiglio un video
colori, oppure la nuova generazione della Lowrance, o Simrad
.
(segue
elettronica)
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