"Tonno" (rilancia
la domanda)
Leggo che il caro Nettuno nelle sue prime esperienze vedeva
il Tonno passare sotto la barca, così raccontano
altri illustri pescatori del forum o della letteratura.
Adesso non vengono più scorti o almeno difficilmente.
E mi domando: come possono pochi anni(10 -15?) di distanza
modificare il comportamento di un essere vivente che è
arrivato tale ai giorni nostri dopo milioni di anni dalla
sua comparsa sulla terra evolvendosi con una estrema ed
indiscutibilmente impercettibile evoluzione?
E' il tonno che ha cambiato il suo comportamento, e questo
è indiscutibile, ma perché lo ha fatto. Se
è vero che ogni effetto è generato ad una
causa ( e questo non è un mio pensiero)quale è
in questo caso la causa? Vediamo di analizzare la questione.
Il tonno dietro alle nostre barche arriva poiché
attirato dalla pasturazione, tritato e intero. E sicuramente,
arriva, se nonché quando ci partono le canne!!!.
Quindi dobbiamo capire perché non si avvicina.
Personalmente ho fatto alcune riflessioni che mi piacerebbe
confrontare con tutti voi.
Tranquilli, non in rima!
Se quanto conosco io corrisponde al vero, e qui , sicuramente,
potrete confermarmi o smentirmi, secondo le vostre singole
esperienze, nella prime uscite di pesca al tonno veniva
usata poca , o comunque relativamente poca, quantità
di sarda come pastura. Si prediligeva il tritato poiché
aumentava la strisciata sia in verticale, orizzontale e
distanza dalla barca, affinché venisse interessato
un tratto di mare superiore.
Negli anni, si è teso a ridurre il tritato ed ad
aumentare notevolmente la pasturazione con sarda intera
o smezzata.
Tale sistema , secondo me, è la causa della riduzione
di presenza del tonno sotto barca.
Perché, mi domando, un pesce deve arrivare fino sotto
di noi, quando può starsene dietro la sfilata di
lenze luccicanti a mangiare tutto quel ben di Dio?.
Almeno che non sia in competizione alimentare con altri
tonni ( ma questo può capitare con tonni di branco),
aspetta a bocca aperta a 50/100 metri a poppa senza consumare
troppe energie e gustando il suo pasto quotidiano, fino
a che, magari, arriva alle sarde innescate e dà inizio
alle danze.
Con i miei compagni di pesca, quest'anno , per ogni giornata
di pesca non abbiamo mai usato più di due casse di
sarde, e devo dirvi che per ben tre volte distinte abbiamo
avuto mostra del tonno sotto barca, a mangiarci le sarde
e a bollarci a galla a 2/3 metri da questa.
Gli altri anni, con sistemi di pasturazione diversa ciò
non è mai accaduto.
Esperienze singole non possono raffigurare la regola ma
possono essere momento di riflessione, per cui attendo conferme
o smentite dai componenti del Forum
"Nik"
Vi racconto la mia esperienza.
Due estati fa sono andato a pesca di tonni in Sicilia con
un mio amico del posto. Lui pescava da anni in questo modo:
pasturava e attirava il tonno sotto la barca, per inciso
uno spettacolo stupendo, a quel punto lanciava una manciata
di sarde insieme a quella innescata. A volte il tonno cadeva
nell'inganno.
Poi l'altr'anno la situazione è cambiata. I tonno
non si facevano più vedere e i tre che abbiamo preso
hanno mangiato a fondo. Una situazione che durava da anni
era cambiata nel giro di una stagione. Strano. Sinceramente
la cosa ci ha stupiti ma non siamo riusciti a darle una
spiegazione. Le condizioni esterne non erano cambiate ma
il comportamento dei tonni sì. Se avevano imparato
la lezione in così poco tempo fra qualche anno faranno
di conto.
"Kurt"
A questo riguardo, io ho notato una bella differenza di
comportamento dovuta alla dimensione. Più piccoli
sono, forse anche perché sono più imbrancati
ed hanno più concorrenza, e più veloci sono.
Può darsi che questo determini anche un cambiamento
nella ''velocità'' dell'abboccata, che diventa prematura
rispetto a prima?
(seguente)
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