Con quello che andremo di seguito a descrivere non vogliamo
assolutamente considerare chiuso l'argomento, anzi vi invitiamo
nel forum per
segnalare le vostre esperienze e discuterne insieme.
Accertare la presenza del pesce in scia o sotto la barca
é un desiderio che esula da qualsiasi spiegazione
teorica, la bellezza di vedersi il tonno che gironzola sotto
la nostra barca mangiando tutte le sarde della pastura tranne
quelle innescate é una cosa "indescrivibile".
Il tonno, lui, libero che nuota nel suo mare.
Ci sono stati equipaggi che vi hanno dovuto rinunciare
e finita anche l'ultima sarda o si sono visti allontanare
il pesce o sono rientrati in porto con l'amaro in bocca.
Spesso era l'incontro con un tonno gigante, ma con la G
maiuscola.
Si, é bello vedere il tonno o sapere che é
sotto la barca, ma lo é altrettanto combatterlo e
alla fine anche liberarlo.
Ma é magnifico anche quando, dopo aver perso anche
l'ultima speranza, il silenzio in barca viene rotto dal
rumore assordante e che entra nelle ossa, del mulinello
impazzito per l'allamata.
In particolare, per chi é alle prime esperienze
di pesca in altura, é sicuramente di conforto accertarsi
della presenza del tonno. O perlomeno, sapere di avere il
pesce sotto ai piedi, anche a mezz'acqua, e che non abbocca,
é di sicuro aiuto nel riverificare alcune cose come
lo stato delle esche, la profondità in cui sono posizionate
ed eventuali errori nei dosaggi della pasturazione. L'elettronica
in questo caso aiuta molto, ma mai, dico mai, come la presenza
in barca di qualche amico con esperienze alle spalle di
pesca in altura.
Molti i primi tonni li prendono anche senza strumentazione
adeguata, ma se non vi aiuta la dea bendata, un amico esperto
può sicuramente fare di più. Ovviamente se
c'è il pesce.
Esperienza vuol dire anche tecniche adeguate d'innesco
posizionamento corretto delle esche e delle canne in pesca,
giusta pasturazione e tanto altro. E quando avrete raggiunto
tutto ciò non lamentatevi se il pesce si allama senza
nessun preavviso, la scarica d'andrenalina é maggiore
e potrete essere certi di aver raggiunto un buon grado di
preparazione tecnica.
Accertatevi di aver eseguito tutte le cose a regola d'arte,
compresi i frequenti cambi dell'esca, le variazioni nelle
modalità di pasturazione, di aver scelto la corretta
zona di pesca, dei segni esterni come gabbiani o mangianze
ecc... il mare é grande e generoso, non disperate
quindi fino alla fine e, in ultimo, ricordatevi che si può
godere anche delle pescate e gioie altrui, come era normale
un tempo. Oggi un po' meno.
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