GOLFO DI NAPOLI - 20 settembre 2003
Anche quest'anno la mia secca preferita mi ha dato una bella ricciola
e spero che me ne darà qualcun'altra nei prossimi giorni.
L'attrezzatura era un po' leggera per quel pesce, ma a me piace
rischiare e sentire l'adrenalina che scarica.
Ero in compagnia di un mio amico/cliente ed era la seconda uscita
che facevamo; nella prima abbiamo avuto difficoltà fin
dalla mattina a fare le aguglie, forse perché era sabato,
troppo traffico di barche. Poi nella seconda uscita subito 2 aguglie
dopo pochi minuti e via a tutto gas sulla secca prestabilita e
che mi ha sempre premiato.
Arrivati sul luogo, calo l'esca e nel mentre lo faccio, osservo
l'ecoscandaglio, non era come la volta precedente dove tutta la
mangianza era tranquillamente stesa a tappeto sul fondo. Questa
volta c'erano infatti grandi "appallamenti" e raggruppamenti
di mangianza molto fitti, evidentemente e palesemente minacciati
da grosse macchie rosse.........
Ricciole, ne sono più che sicuro.
Ho terminato di calare frettolosamente per far si che da subito
l'esca passasse nella zona giusta e segnalata dall'eco. Nemmeno
il tempo di registrare bene la frizione che la canna parte ad
una velocità supersonica, accelerando anche dopo l'iniziale
fuoriuscita violenta del filo.
Il mio compagno urlando come un ossesso mi ha detto di prendere
la canna perché non se la sentiva, aveva paura di perderla......
non me lo sono fatto ripetere due volte ed ecco che incomincia
un tira e molla di quasi 40 minuti, riprovando tutte quelle sensazioni
che per qualsiasi pescatore sono indescrivibili.
Provo un brivido quando vedo l'amo ferrante che pende fuori dalle
labbra del pesce e, ti pareva?
E' ALLAMATO SULL'AMO TRAINANTE !!!
In questi casi bisogna raffiarlo subito..... e così non
perdiamo la prima occasione in cui il pesce si presenta sottobordo
a portata di braccio. È ANDATA... MENO MALE.
Mi piace proprio rischiare, la cattura è ancora più
bella, perlomeno quando va a buon fine!!
Un saluto a tutti.
Salvatore di Napoli
Sport
Fishing in Napoli
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