Estate 2002, Corsica.
Da alcuni giorni assistevamo stupefatti alle mangianze di ricciole
sui branchi di pesciolini in superficie.
Era uno spettacolo incredibile.
Avvicinandosi si potevano osservare tra gli schizzi decine di
ricciole che a turno venivano a galla per predare i poveri pescetti
attaccati dall'alto dai gabbiani. Le ricciole erano un po' di
tutte le taglie, dai 10 ai 30 Kg e oltre ed insieme a loro tanti
tonnetti, di volta in volta prede e predoni.
Trainando in queste condizioni, avevamo preso diverse ricciole
nei giorni precedenti, ma, ad eccezione di due esemplari, erano
tutte sotto i 20 Kg., eppure in giro ce ne erano tante di più
grosse.
Pensammo dipendesse dalla velocità maggiore con la quale
le ricciole più giovani attaccavano le esche quando incrociavamo
il branco, così decidemmo di fare un po' di selezione utilizzando
esche di maggiori dimensioni.
Al posto dei sugherelli o delle occhiate, innescammo due aluzzi
di generose dimensioni (ben oltre il chilo di peso) catturati
trainando coi raglù per verificare se la nostra teoria
era corretta.
Trainammo a mezz'acqua, su fondali tra i 40 ed i 50 metri di
profondità.
La cosa funzionò e ben presto le esche vennero attaccate
quasi simultaneamente. Ne seguì un doppio combattimento,
condotto spalla a spalla da me e mio fratello, viste le ridotte
dimensioni del gommone col quale eravamo in pesca.
L'esito è documentato dalla foto: 33 e 31 Kg.
Che sia di buon auspicio per la nuova stagione che si avvicina.
Un saluto a tutti,
in particolare agli amici del forum da LUPUS.
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