Casualmente alla fine del mese di settembre, l'equipaggio di Bilitis, mentre era intento a insidiare a drifting uno di quei tonni fetenti, notava in direzione del palloncino, ove era escata una considerevole lampuga viva, uno sciacquio in superficie e subito dopo i tombarelli predati saltare.

Un attimo dopo partiva il cicalino del Finnor 80 lbs ma con scarsa energia; una ricciola di circa 18 kg. aveva pensato bene di far banchetto della ns lampuga.

In seguito si decise di insidiarle sistematicamente.

I risultati non mancarono, praticamente nella stessa zona della prima cattura, caratterizzata da una secca di 11 mt con fondale circostante di 30, ogni qualvolta riuscivamo a prendere un vivo che é sempre stato il tombarello "cicciotto" o la palamita e li trainavamo a 10 mt di profondità, la canna partiva.
Ovviamente non perdevamo di vista l'eventualità che potesse allamarsi un gigante e per questo motivo trainavamo con la 80 e con il solo amo 9/0 sul labbro superiore, ma questo ci ha penalizzato perché abbiamo avuto 6 slamate e altre 3 catture di ricciole da 10, 26 e 32 kg oltre ad una palamita di 6 kg catturata con un tombarello di quasi un Kg!!!
Ciò che casualmente ci è accaduto ha reso evidente la realtà a noi sconosciuta della presenza di ricciole anche in zona Brindisi; noi credevamo essere caratteristica delle zone del basso salento orientale ed occidentale dove la presenza delle ricciole é dovuta alla tipologia di costa che scende rapidamente.
Per la stagione prossima speriamo di insidiarle con maggiori successi.

Beltis e il suo equipaggio