16 Maggio 2003
E mentre alcuni hanno già fatto incetta di sgombri nel
sottocosta, ecco apparire le prime mormore di stagione, fino a
poco tempo fa presenti più al largo leggermente staccate
dal fondo, possibili prede solo delle reti dei pescatori.
Nella foto Alberto con una mormora di tutto rispetto,
presa con il coreano, dopo altri due pezzi ed una bella anguilla.
C'é risacca sulle scogliere della darsena del porto, per
vento da NE, e questo facilita ulteriormente, oltre ai primi tepori
primaverili, l'avvicinamento delle mormore, insidiabili così
con canne da riva.
Un bel piombo da 85 gr. per contrastare la corrente, un terminale
di poco più lungo del metro e dei bei lanci per raggiungere
la mormora più grossa che, caso strano, é quella
che sta sempre più lontano, irraggiungibile dagli altri
lanci. E se Alberto era li anche il mattino presto, é segno
che sono proprio arrivate.
La mangiata non é stata netta, ma come se fosse un po'
diffidente, una leggera attesa e poi una bella ferrata con un
amo che poi non ne voleva sapere di essere staccato dal robusto
labbro del pesce.
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