Emme
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Sardegna
FOTO
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Ed alla fine della fiera come si dice, ancora una volta
questi vecchi e se volete pur obsoleti detti hanno di nuovo
ragione. Dico questo perché la frustrazione è
arrivata all'estremo massimo possibile, vorrei aggiungere
che se si fosse aspettato ancora forse si sarebbero viste
quelle classiche inserzioni sui giornali più o meno
specializzati (forse meno) o specializzandi dove si trovano
indicate oltre alle foto delle barche da pesca (quando erano
nuove), tutte le caratteristiche e connesse peculiarità
in vendita, vuoi per rassegnazione vuoi per assolute ragioni
di raggiunta età. Della barca intendo.
La storia come posso anticipare si sta facendo piuttosto
lunghetta e parte dal dicembre scorso quando appena sbarcato
a Milano mi ritrovo sul telefono messaggi più che
amorosi tipo, tre dentici in pozzetto, una cernia a pozzetto
e via discorrendo tralasciando gli improperi, le portate
di sfiga e quanto altro possa fare spettacolo nel nostro
mondo di pescaioli non domenicali.
Chiaro che qualsiasi risposta sarebbe stata interpretata
come invidia nei confronti dei bravi (humm!!!) pescatori
che avevano catturato cotanto bel pesce. Tant'è essendo
in quella vigorosa città che tutto muove e tutto
trita qualche "pensiero traverso l'ho pur fatto";
in effetti per tutto l'autunno si era pescato poco, meglio
dire nulla, possibile che io salti su una nave per essere
"continentizzato" che subito si comincia a riprendere?
Sai è facile pensare a chissà cosa ma porco
cane ci pensi eccome. Non dico che ti toglie il sonno ma
ci pensi, e ripensi, e ti rimartelli il cervello per non
essere partito due giorni dopo, di non essere rimasto li
proprio quella mattina perchè il mare pagasse il
suo pegno dopo tanta delusione, ma ormai era assolutamente
tardi per rimuginare a tutto il rimuginabile. Bisognava
aspettare, ritornare in Sardegna e poi qualche buon dio
ci avrebbe pensato. Di fatto però, passa tutto dicembre,
cosi come passa gennaio, non vi sto a dire di febbraio,
e marzo? Tutto nel silenzio più assoluto, niente
messaggi, niente telefonate, niente sfottò niente
di niente e da li era sin troppo facile capire che di cappotti
ne erano stati fatti tanti, e, considerato il bruttissimo
inverno fatto da quelle parti forse saranno serviti a lenire
un po' il freddo pungente delle giornate di maestrale teso
e non solo quelle. Non tralascio di dirvi che durante tutto
l'inverno milanese avevo visitato i negozi di pesca più
in voga e costatavo che il Vertical Jogging era e doveva
essere la nuova frontiera.
Come sapete sono ormai un vecchietto ed onestamente in fatto
di pesca sono diventato peggio di San Tommaso, insomma se
non lo vedo non ci credo. Non posso tralasciare che con
cotanti artificiali già che c'ero (italiano pessimo)
mi sono fatto una cultura sulle varie riviste italiane e
straniere, libri, articoli e via dicendo sino ad essere
quasi convinto che quella doveva essere veramente l'ultima
spiaggia.
Non per avarizia per carità, ormai per la pesca credo
di avere speso un capitale non indifferente, ma per prudenza
prima di imbattermi in una nuova strada, ho voluto aspettare
ed una volta ritornato constatare, ed eventualmente acquistare.
In tutta onestà non è passato molto tempo
(vedi mio racconto sulla ricciola) erano i primi di aprile
e di ritorno in porto mi avvertono di non andare via perché
era in arrivo un esemplare stupendo. Cosa avreste fatto?
Sareste andati via? No! Noi si aspetta, si aspetta eccome!
Nel porticciolo entra una barchetta (senza offesa per la
barchetta) di neppure 5 metri con a bordo una ricciola di
circa 35 kg presa guarda caso col metodo VJ.
Beh provate ad indovinare cosa ho fatto il giono stesso.
Ho perso la scommessa vero? Si lo ammetto mi sono attrezzato
come solo io ho potuto fare. Artificiali di tutti i tipi,
vari pesi e di tutti i colori (ammazzalo quanto costano)
e mi butto a capofitto nella nuova strada.
Passa tutto aprile e naturalmente non si da mai colpa all'attrezzatura
ma al pescatore, alla tecnica mal interpretata, ai movimenti
che se letti su una rivista, un libro o qualsiasi altra
cosa sono oltremodo semplici, ma in pratica
.
passa anche tutto maggio, i cappotti si sprecavano e nell'armadio
ne avevo una collezione non indifferente, lunghi corti a
tre quarti coi rever a collo alto tipo loden, insomma di
tutto ma di pesci neanche l'ombra. In compenso ho notato
una certa elasticità nei miei muscoli (si fa per
dire) dell'avambraccio bicipiti ed altri di cui non conosco
il nome, elasticità dovuta al su e giù con
la canna in mano per ore e ore Mentre dico questo voglio
appositamente tralasciare i commenti dei soliti amici che
definire bastardeschi farei loro un omaggio che certamente
non meritano. Ancora una volta però credo che non
sia stata colpa di nessuno, perché anche loro, più
che stupide, e qui mi scuso, aragne, dal fondo non tiravano
altro.
( Continua
»» )
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