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Indice Tecniche di Pesca

    Rubrica Tecniche   :::   Rilascio del Pesce

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Tag & Release

  • Premessa

  • Fare e non Fare

  • Nel dettaglio

  • Ami e danni

  • Strani predatori (1)

  • Strani predatori (2)

  • Questione di tempo

 

Autore

Articolo di Alessandro Magno Giangio, estratto dal Forum di discussione del Biggame.it.

 

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Catch, Tag & Release

Rilascio del Pesce

Foto Iniziale

 

 

Questione di tempo

Visti gli argomenti di cui sopra, non sono poi così più tanto daccordo sul sistematico release: primo perché nessuno, dico nessuno scienziato né tantomeno pescatore può garantire se, quali e quanti pesci sopravviveranno alla cattura/rilascio, né tantomeno se le generazioni di pesci future ne avranno alcun beneficio o meno. In Guatemala ad esempio, nelle ultime sei stagioni di pesca sono stati targati più di 36.000 vela e nessuno dico nessuno di essi è stato ricatturato.

Le normali percentuali forniteci dal NMFS (National Marine Fisheries Service) a proposito di ricapture rate sono del 2 per mille ma, visto che tale organizzazione è stata più volte messa sotto accusa di connivenza -se non dipendenza- dai politici e dalle lobby della pesca professionale, mi chiedo a questo punto se tali dati siano veritieri o se piuttosto, come temo, ci siano forniti ad hoc come becchime per far contenti i polli che ancora credono alle favole: il grande segreto del Diavolo è di farti sentire utile alla (sua) causa tenendoti impegnato…
In acque interne il release sistematico ha un senso compiuto -e facilmente controllabile- che personalmente condivido pienamente, anzi ritengo prioritario. In mare la cosa, secondo me, andrebbe valutata in altri termini. Secondo me si dovrebbe rilasciare soltanto in questi casi:
- specie rare o a rischio di overfishing;
- soggetti di comprovato sesso femminile specialmente se mature quando possibile stabilirlo (marlin, squali, lampughe, tonni rossi ad es.);
- pesci catturati oltre i limiti quantitativi consentiti dalla Legge e/o dal buonsenso;
- soggetti sotto le misure di specie non soltanto come Legge prevede ma come soprattutto il buonsenso prevede (es. la ricciola);
- specie e/o soggetti di scarso valore alimentare;
- specie e/o soggetti a comprovato scopo di studio scientifico (dico comprovato perché sappiate che nel 90% dei casi i risultati di tali studi ad esempio sulle migrazioni, vanno poi a finire sui tavoli delle lobby dei pescatori professionisti i quali, tra l'altro, sono spesso proprio loro gli sponsor di tali studi con l'appoggio e la connivenza di politici e delle organizzazioni psudo sportive nazionali: capito il giochino?).
Non ha pertanto alcun senso il release in tutti gli altri casi. Questo non di certo perché temo che i pesci rilasciati e le loro generazioni future siano più furbi e quindi meno catturabili dal pescatore.
Piuttosto perché non mi voglio privare, da buon predatore, del piacere di catturare un pesce per mangiarmelo in famiglia con mia moglie e mia figlia con una buona bottiglia di vino bianco d'accompagnamento. Questo perché non voglio privarmi del piacere di andare a pescare con la mente sgombra delle tante cazzate politiche, scientifiche e pseudo sportive che da troppo tempo ascolto dovunque mi giro.

Questo perché non voglio schierarmi senza una adeguata e comprovata cognitio causae su cause ed effetti del release e del tag&release. Questo perché non voglio essere ipocrita né con me stesso, né nei confronti dei Lettori, né tantomeno nei confronti di Madre Natura, quella stessa Madre che si prende cura, meglio di chiuque altro, me compreso, e 24 ore su 24- dei pesci che io poi catturo. In tal modo mi sento uomo al di dentro ma, nel contempo, al di là dalle Leggi di Madre Natura che ritengo più propria degli animali, tuttavia con estremo rispetto per Lei e le specie ad essa affini.

Questo perché non mi voglio illudere che domani ci saranno sicuramente più pesci se in tutto il Paese ne viene rilasciata una tonnellata o due all'anno.

Questo perché non voglio ipocritamente sentirmi a posto con la mia coscienza e con chi la pesca non la vuole più, semplicemente perché io, da bravo ragazzo, rilascio i pesci. Guardate a che cosa e a chi è servito il nostro profuco impegno nel release, nel tag, agli ami ecologici, alle tecniche di rivitalizzazione del pesce e a tutti gli altri sforzi che abbiamo fatto nell'ultimo decennio: a nulla!

La volontà politica è quella di farci fuori, comunque e indipendentemente da quello che di buono facciamo in mare: loro non sanno nulla di tutto ciò né gli frega di sapere ciò che abbiamo fatto o quello che facciamo o che faremo.
Lascio pertanto ai "diversi", ai pescatori iper impegnati nell'ecologia, nei meandri del bio-sostenibile e in politica, ai verdi e agli scienziati le elucubrazioni e le azioni per assicurare un futuro "certo" alla pesca sportiva.
Ma io sono strasicuro che la Natura ha già fatto una scelta, trovato una soluzione e decretato le modalità per sistemare gli strani predatori.


É soltanto una questione di tempo.

 

 

 

9 Febbraio - 2002