Maldive - Vela a Spinning
La giornata era certamente brutta, pioggia e vento, il monsone
umido non aveva ancora mollato; dopo un tentativo di procacciare
esca viva ci siamo rassegnati a passare il pomeriggio sulla Wattaru
a giocare a carte con gli amici Forlivesi e Padovani.
E' bastata una schiarita e subito ho chiamato Claudio proponendogli
una uscita a spinning con il barchino di vetroresina; Claudio
ha subito accettato.
Si pescava con estrema fatica a ridosso del Reef, destreggiandosi
con il timone del piccolo fuoribordo per cercare di prendere le
grosse onde oceaniche di prua.
I grossi popper da 300 gr volavano a 50/60 metri lanciati da una
U-Cat della Berckey e da una Acabama dell'Italcanna, il filo in
bobina dello 0,60 era risultato essere più di una volta
sottile ma, per lanciare era il compromesso migliore.
Dopo mezz'ora la battuta non prometteva niente di buono e già
nelle spalle si sentiva la stanchezza dei ripetuti lanci, ad un
certo punto vedo sbucare dall'acqua un piccolo rostro che inseguiva
la mia esca, penso sarà una grossa aguglia, ma non mi ero
subito reso conto che si trattava della parte iniziale del rostro
di un pesce Vela.
Urlo con Claudio " Il Vela " mentre continuo
a recuperare il popper e a 10 metri dal barchino vedo chiaramente
la sua bocca mentre afferra l'esca - ferro e ferro con decisione
e urlo a Claudio vieni al motore, ci scambiamo velocemente i posti
e mi posiziono a prua cercando di bilanciarmi per contrastare
le grosse onde oceaniche, nel frattempo il Vela è partito
per il largo e i miei 300 metri di filo non mi sembrano più
così tanti, Claudio prontamente lo segue mentre io inizio
a recuperare come un matto, lo forziamo fin da subito per la paura
che slami, altre due fughe con dei bellissimi salti; è
grosso penso sarà 30 kg.
Dopo 20 minuti di combattimento senza la cintura sento un dolore
all'inguine per il manico della canna che mi ero quasi conficcato
per la paura di perdere la presa, con la frizione quasi chiusa
del Mitcell Orca vedo la U-Cat che si comporta splendidamente
e mentalmente ringrazio l'amico Righini che me l'ha consigliata,
lo forzo ancora e dico a Claudio di prepararsi con il raffio,
qualche giro del pesce ancora attorno al barchino e con mossa
veloce Claudio raffia il pesce come se l'avesse sempre fatto,
mi levo la maglietta con la quale afferro il rostro, lo issiamo
a bordo, fortunatamente il pesce è stremato ed è
immobile scongiurando il pericolo di avere un rostrato a bordo
di una piccola imbarcazione.
Urliamo di gioia, ci abbracciamo e ritorniamo alla Wattaru, piove
ancora, gli amici Padovani stanno giocando a carte e quando ci
vedono arrivare rimangono allibiti, sento tra di loro i commenti
" te l'avevo detto che dovevamo andarci anche noi" ci
prendono in giro chiedendoci dove l'avevamo comperato e poi si
ride e si scherza mentre ci tempestano di foto.
Al peso il Vela è risultato di 28 kg una bella soddisfazione
per averlo pescato a spinning, il pesto nell'inguine mi è
rimasto per due settimane, un bel ricordo
.
Giuseppe Magnani
Sport
Fishing charter in Rimini
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