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NEWS

Traina lungo la costa del Cilento a Scario

 

La "tracina" che non ti aspetti..

 

Agosto 2005, alla fine siamo riusciti a fare un blitz e dedicarci 14 gg di mare portandoci dietro la ns. barchetta, siamo io, mia moglie e - novità assoluta - mio figlio che il 16 agosto ha compiuto 1 anno.
L'intenzione è di fare il battesimo del mare al piccolo, crogiolarsi un poco al sole e - se riesce - fare qualche pescatina. La voglia è tanta anche per provare la barca acquistata (rigorosamente usata) da meno di 15 gg, ma le incognite sono tante: al piccolo piacerà il mare? riuscirà a resistere in barca?


Il 21 agosto arriviamo nella splendida (e per noi sconosciuta) costa del Cilento a Scario (SA), il mare non è dei migliori (mareggiata in scaduta) e decido di andare in esplorazione con pinne, maschera e fucile, nella segreta speranza di pescare qualche pesciolino fresco per il bimbo.


L'acqua è molto torbida ma ecco che all'improvviso - a due metri da me - sbuca dalla nebbia un fantasma di oltre 120 cm di lunghezza, succede tutto in un attimo: PAURA, identificazione del pesce (è un Barracuda enorme, e vi assicuro che a nuotarci vicino intimorisce), FUOCO! Colpito, ferito, ma la fiocina non lo trattiene…


L'inizio non è dei migliori (o forse no?) decido di dedicarmi un poco al bolentino, ma senza conoscere i posti non succede quasi nulla…


Che si fa? Beh un paio di giorni sono stati sufficienti per capire che al piccolo la barca sembra piacere molto, allora ci dedichiamo ai bagni… e naturalmente durante gli spostamenti per cercare le calette più belle ed isolate: traina in acqua !


I puristi - con le loro catture stratosferiche - storceranno il naso ma io pesco così: lenza a mano, cucchiaino piumato, affondatore stim, orario, velocità e rotta dettati dalle esigenze di crociera… profondita? Boh! e chi ce l'ha lo scandaglio! Taglia minima ammessa: qualsiasi (una riccioletta di 300 gr, non sarà una preda da sportivo, ma è un ottimo secondo di pesce fresco per mio figlio…)


Finalmente una mattina il cielo è coperto e non vale la pena di dedicarsi ai bagni, a tornare non se ne parla proprio (il movimento della barca ha appena fatto addormentare il piccolo e sbarcarlo a terra significherebbe svegliarlo) e poi in fondo speriamo che il cielo si apra… e nel frattempo: traina! (oltretutto il cattivo tempo tiene in porto il 90% delle barche impedendo il movimento continuo che normalmente disturba pesci e naviganti).


Dopo una ventina di minuti ecco una lieve abboccata, recupero e ci trovo una riccioletta di ca. 300 gr., non sarà granché ma almeno la cena di mio figlio è assicurata.


Si prosegue, dopo una ventina di minuti ecco un tocco deciso, ferro e inizio il recupero. Le fughe da un lato all'altro della barca fanno pensare ad una Lampuga e infatti, dopo un combattimento che mi fa sentire un poco più sportivo, porto in barca una lampuga sui 600 gr. Stasera anche mia moglie mangerà pesce fresco.


Il tempo resta coperto, di fare i bagni non se ne parla… evviva posso continuare a pescare!


Decido di dirigermi verso la foce del fiume Bussento nella speranza che qualche spigola incroci nei pressi e decida di suicidarsi con il mio cucchiaino.


Arrivo in vista della foce, faccio appena in tempo a pensare che ci vorrebbe un vigile per le tante barche che incrociano trainando, che uno strattone violento mi fa sussultare la lenza. Ferro decisamente ed una reazione violentissima mi prende alcuni metri di filo dalle mani.
Inizio a recuperare ma la lenza slitta fra le mani bagnate.
Grido a mia moglie di depositare il bimbo a paiolo (!) e prendere il guadino che giace sotto numerosi strati di attrezzature… perché stavolta è grosso!


Dopo una decina di minuti di recupero - fughe violente alternate a momenti di "peso morto" (…oddio l'ho perso si è slamato!) la sagoma scura arriva sottobordo ed entra con difficoltà nel guadino.


Nel frattempo attorno a noi è tutto un carosello di barche che trainano (hanno seguito la cattura e sperano in un bis), perfino alcune barche impegnate nella pesca al bolentino in pochi secondi si sono convertite alla traina!!


Effettivamente è grosso ma che diavolo è?
E' marrone, sembra una cernia (magari una di quelle cernie di relitto?) ma c'è il dubbio che possa essere una tracina.
Le tracine le conosco bene, il colore e le striature non sono quelle e nemmeno quella specie di "maglie" di rete di colore azzurro disegnate sul corpo, il dubbio permane decido di maneggiarla con estrema attenzione.


Alla fine con il cuoco del ristorante si decide che considerate le spine sugli opercoli e sulla pinna dorsale si tratta proprio di una tracina che al peso fa segnare oltre 1,5 kg (ma la mia vanità di pescatore mi fa essere certo che la bilancia sbaglia ed il pesce pesa quasi il doppio!).

 

Il pesce era ottimo e ne abbiamo mangiato a soddisfazione, ma la soddisfazione più grande è quell'aura di rispetto da parte degli altri pescatori e dei locali, che per una volta dai loro Fisherman superattrezzati non hanno guardato con malcelato disgusto il nostro piccolo gozzo fuoribordo di soli mt 470.

 

Andrea

 

P.S.:

Lascio poi a voi, più veterani, riconoscere che pesce é effettivamente.

 

 


10 Dicembre - 2005 (Powered by Net Tuna)