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E' un po' che insistevamo pur sapendo che i mesi migliori sono settembre e ottobre e finalmente ecco una delle prime ricciole che apre la stagione di pesca a questo bel pesce. E' il 22 giugno e siamo usciti come le altre volte, senza troppa fretta perché tanto sappiamo ormai dalle diverse catture che la ricciola é più decisa a mangiare le nostre esche a metà giornata.

Non perdiamo tempo a fare le aguglie, é un po' di tempo che di suri intorno ai pozzi ce ne sono talmente tanti che il non fare le aguglie nel sottocosta non ci preoccupa più di tanto.

Arrivati sulla fascia delle 12-13 miglia ci dedichiamo a fare il vivo che non tarda ad arrivare nella vasca apposita. Ne abbiamo diverse ma cominciamo subito con il suro più grosso, gli altri più piccoli sono più adatti a resistere nella vasca del vivo e così cominciamo a trainarlo.

Non piombiamo molto la lenza, utilizziamo così un piombo guardiano di 100 gr. e da questo al palloncino lasciamo circa una ventina di metri, il terminale é poco più di una decina di metri.

Il suro é di nuovo in acqua, non gli sembrerà vero !

Perché il palloncino?

Il nostro fondale é piatto e fangoso e quindi non ci serve alzare o abassare l'esca per evitare ostacoli rocciosi, ma ci serve invece poter lasciar l'esca di più nelle zone che sappiamo più fruttuose e inoltre il palloncino ci permette di manovrare bene anche la barca con i due fuoribordo, barca di 27 piedi.

Non passa molto tempo ed ecco che sparisce il palloncino, la lenza comincia a fuoriuscire velocemente, quasi non siamo più abituati a sentire suonare così il cicalino del mulinello; é una goduria.

Il pesce combatte bene e ha tanta birra rispetto alla mole che poi mostrerà una volta sotto la barca. Con calma lo contrastiamo e minuto dopo minuto recuperiamo filo finché non ci arriva a portata e ... con un colpo deciso eccola in barca.

Gran bella giornata coronata da una bella cattura in compagnia di mio fratello Mirko e del caro amico Carlo Cortiglioni.

Ciao a tutti

Marco - Team Oriente