Traina costiera alla Leccia
ABRUZZO
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La mattinata prometteva bene, sono uscito come al solito di buon'ora,
sapevo che la marea sarebbe arrivata intorno alla 9.00 e dovevo
fare in fretta a prendere qualche aguglia (anche perché
l'estate scorsa ce n'erano state davvero poche e ci voleva del
tempo per catturarle; senza di esse pescare una leccia è
quasi impossibile.
Arrivato sul posto, mi dirigo verso i frangiflutti, le condizioni
per pescare l'aguglia non sono le più favorevoli, c'é
un vento di terra fastidiosissimo e i fiocchetti affondavano troppo,
con le onde alzate dal vento.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che l'apice della marea stava
per arrivare, rischiavo di perdere l'orario migliore per poter
pescare una leccia. Cambio strategia (i fiocchetti non andavano
allora provo con i bigattini) e finalmente riesco a prendere 4
aguglie.
Erano quasi le 9.00, dovevo filare le canne in acqua, arrivare
sul posto, calare l'ancora galleggiante per frenare la barca alla
velocità desiderata (circa un nodo).
Inizio a trainare, accendo l'eco, faccio un bel giro e dirigendomi
verso l'acqua un po' più alta (11-12 mt) capito sopra
un bel branco.. ve n'erano tanti, pensavo fossero cefali,
faccio comunque un altro giro in quella zona, l'eco quasi impazzito
mi segnala di nuovo quel bel branco che però si era alzato
sensibilmente, si trovava sui 3-4 mt...era il momento giusto,
le lecce erano in caccia.
Infatti dopo pochi istanti, davanti a me saltano impazzite le
aguglie, anche quella allamata fa muovere sensibilmente la canna,
sicuramente impaurita da tutto quel movimento intorno a lei.
Continuo la mia traina e dopo pochi secondi ECCOLA!!!...
Il mulinello inizia a "cantare" in pochi secondi il
filo piombato è quasi finito, prendo la canna, stringo
la frizione, ferro, mi rendo subito conto che è molto grossa,
non avevo mai sentito tanta forza da una leccia..(guardando il
gps mi stava "trascinado" con la barca a 2 nodi).
Dopo circa mezz'ora di combattimento aggalla, non ci credevo,
non avevo mai visto una coda così grossa, (circa 30 Kg)
nonostante ne avessi già presi di esemplari sui 10-15 kg.
Un altro quarto d'ora, oramai è a portata di raffio...é
FATTA!!!
Quanta soddisfazione nell'aver tirato fuori un esemplare così.
Light drifing alle palamite
Palamite pescate a drifting leggero (con il solo peso della girella),
innescando una sarda intera con canne da 6-10 lb, multifibra da
20 lb, ami 3/0.
Quella sera partiamo dalla darsena con l'idea di pescare a bolentino
qualche bel sarago nei pressi di un relitto sommerso distante
poche miglia dalla riva.
Passiamo le prime ore senza prendere niente o quasi ed improvvisamente
sentiamo il caratteristico rumore di una mangianza, automaticamente
giriamo lo sguardo sull'immancabile cassa di sarde e mentre io
preparavo le canne per il drifting, mio padre era già pronto
con le forbici per iniziare la pastura di richiamo.
Filiamo le canne a distanze diverse, in base alla corrente e all'affondo
della pastura, la prima abboccata avviene quasi subito (una bella
palamita sui 3 kg) e le successive si aggiravano sullo stesso
peso, quando improvvisamente il cicalino del mulinello di mio
padre, inizia a "cantare" in una altra tonalità,
non per niente dopo un'estenuante combattimento riesce ad imbarcare
una palamita intorno ai 6 kg.
Ci accorgemmo che sotto di noi non c'era lo stesso branco (quello
costituito da palamite sui 3 Kg), ma un altro con palamite di
ben altra misura che molto probabilmente aveva scacciato il primo.
Ne peschiamo un altro paio, purtroppo mio padre, nella foga di
pasturare, finisce la cassa di sarde
"per fortuna"
e così torniamo in darsena soddisfatti del pescato.
Un saluto
Enzo & Tonino
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