...in cerca di squali
Mi trovavo in viaggio in Francia, quando la mia ragazza
mi dice che è possibile fare la pesca allo squalo
con la barca di un suo amico...
Appuntamento ore 12 h nel porto di Biarritz, nonostante
fosse luglio il tempo non era dei migliori, e più
ci si allontanava dalla costa e più l'oceano mostrava
la sua forza. Dopo circa 2 ore ci si ferma a prendere le
"esche", in pochi minuti prendiamo una trentina
di pesci da 200 grammi ad 1 kg ca., poi si riparte.
In tutto impieghiamo 4 ore per arrivare nel punto di pesca,
mentre la barca va alla deriva, l'equipaggio composto da
2 persone (in tutto eravamo 6) inizia a maciullare sardine
con i piedi, e le cala in acqua all'interno di una rete,
viene versato frequentemente del sangue artificiale, le
nostre canne sono preparate con terminali d'acciao ed innescate
con i pesci appena pescati (ai quali è stato praticato
un taglio lungo per favorire la fuoriuscita del sangue).
In attesa che lo squalo arrivasse usavamo altre canne
per la pesca "piccola", sulle quali erano innescati
pezzi di sardine, o semplicemente un'atomica con piume rosse,
ma non era semplice pescare, perché l'Oceano incalzava,
e la barca alla deriva si inclinava in modo pazzesco, tanto
che mi chiedevo "chi me l'avesse fatto fare!"
Dopo un po' prendo un gronco gigante e una razza, un mio
amico con l'atomica prende un'aguglia di grandi dimensioni.
Mentre la barca ondeggia da far paura e io rimpiango di
essermi imbarcato, sento la frizione di una canna che rilascia
filo ad una velocità incredibile, tutti iniziamo
a recuperare sotto le urla dello skipper, il quale provvede
a ferrare la bestiaccia, purtroppo non si riesce a tirar
fuori l'animale, ma la giornata è indimenticabile,
e comunque porto a casa due belle prede, insieme ad un bellissimo
ricordo.
Sante Abbinente - Eboli (Sa)
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