Tonno in Stand-up
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E' il giorno 26 novembre, piove molto e il mare è mosso
ma noi decidiamo comunque di uscire e di sfidare il cattivo tempo.
Siamo soli in mezzo al mare e chi ci ha visto partire ha pensato
"Questi non sono normali! ". E' tutto regolare, Dio
vuole bene alla gente matta, ce ne stà così tanta......
Percorriamo quasi 11 miglia per arrivare stremati su una
batimetrica di 110 mt. Facciamo tutti i preparativi: io calo le
canne e Lupus comincia con la pastura. Mettiamo l'ancora galleggiante
e poi comincio anche io a pasturare.
Le canne in acqua sono 3, due normic 30/50 ed una normic 50/80.
Dopo poco che pasturiamo mi giro di colpo udendo il cicalino che
stride impazzito. E' partita la canna più leggera, armata
di un duel 30WS doppia velocità imbobinato con Ande premium
da 40 libbre.
La partenza è spaventosa e il filo esce veloce
dalla bobina, così apro ulteriormente la frizione per evitare
la rottura del nylon. In una partenza prolungata, anche se il
pesce non accenna a rallentare e il filo sta per finire, non bisogna
mai chiudere la frizione per frenarlo, bensì aprirla ed
eventualmente corrergli dietro con la barca.
E così è stato: in un battibaleno Lupus accende
la barca e comincia a seguire il tonno, dandomi la possibilità
di recuperare qualche metro e cominciare il vero e proprio combattimento.
Un combattimento molto impegnativo, reso ancor più difficile
dalle situazioni meteo-marine che stavano peggiorando. Ma alla
fine "chi la dura la vince"!!
Dopo circa un'ora sofferta secondo per secondo arriva un sospiro
di sollievo, ovvero la raffiata! Un bel tonno in condizioni estreme
é il premio per aver avuto il coraggio, e un po' anche
l'imprudenza, di aver sfidato una giornata ai limiti dell'impraticabile.
Tsunami e Lupus Team
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