Il grande amore per il mare
Taranto - 9 Aprile 2006
Con la buona stagione le uscite in barca a Taranto sono
molto più frequenti.
Visto che gli "ammutinati soliti" Claudio
e Peppe, di questi tempi, purtroppo per loro, sono
occupati in altre faccende
le uscite sono con Ghigo,
Vincenzo, Bdg Etebete..e fortunatamente
sempre più spesso, con Giacomo e i suoi leali
amici napoletani di "Cose di Mare"
Vincenzo e Ghigo, della Ginori Holding, Specialità
Gabinetti, da quando hanno la barca nuova, appena possono
corrono a pesca
abbandonando Tribunale e studio, senza
problemi per loro
ma non per i loro assistiti
Bdg etebete
con la sua fida gondola, ormai dimora permanente
della mitica cozza pelosa tarantina - si vocifera circa
suoi selvaggi accoppiamenti nelle notti di plenilunio con
Valvix..la cozza più pelosa di Taranto per propiziarsi
pesche miracolose
purtoppo per lui, mai accadute..
E poi ci sono io.. con la Miantares, anonima barca rispetto
alle altre.. su cui si può solo pescare..
Le partenze sono scaglionate nel tempo
Vincenzo Ghigo e Bdg in genere riescono ad arrivare presto..sia
per fare colazioni abbondanti che per raggiungere prima
il sito di pesca
io, dovendo aspettare Giacomo che
viene da Napoli e tiene una velocità con la macchina
di poco superiore a quella che tiene quando traina in altura
..
parto sempre per ultimo
anche se poi il tempo perso
sulla terraferma, Giacomo lo recupera abbondantemente in
mare
Nell'ultima domenica ci siamo dedicati ai tonni di branco
il
mare piatto e la giornata calda ci ha visti tutti alla ricerca
della preda più ambita di questo periodo
Bdg con la sua gondola lanciata a folle velocità
sul pelo dell'acqua scrutava l'orizzonte alla ricerca di
mangianze o di segnali che gli indicassero la presenza del
pesce
sembrava il capitano Achab alla ricerca di moby
dick
La Ginori Holding a cercare di sbrogliare le lenze ingarbugliatissime
giravano su se stessi godendosi la bellissima barca nuova..
Noi sulla Miantares
a pescare
Branchi di delfini ci hanno accompagnati per tutta la giornata
indicandoci in alcuni punti la presenza di Tonni
Seguendo il detto del mitico Peppe.."se non c'è
non c'è..ma se c'è
" abbiamo ferrato
due grossi tonni che ci hanno impegnato per un'oretta circa..
Soddisfatti delle prede catturate ci siamo goduti il mare
i
delfini..e la piacevole compagnia..
Ed è di questo che più mi preme raccontare
oggi..
Ormai non passa settimana senza che ci si vede con Giacomo
ed gli altri cari amici..
Nella buona e nella cattiva stagione la scusa della pesca
ci fa incontrare a Taranto, come a Napoli
per pescare
per parlare, per condividere una passione, un amore, che
ci accomuna..
Quella passione che ci fa fare nottate, sfidare un mare
tempestoso, uscire sotto la pioggia, e passare la vigilia
di natale al freddo su una barchetta di pochi metri per
tirare su gli agognati calamari, oppure navigare per una
trentina di miglia sotto un sole cocente, perché
lì, proprio nel punto in cui siamo diretti
c'è un passaggio di tonni
Provare a pescare una ricciola di 40 chili che dopo un'ora
di combattimento è sotto la barca e che con un ultimo
colpo di coda spezza tutto e riconquista la libertà
E non c'è nervosismo, rabbia o fastidio
ma ammirazione
e
consapevolezza che in quel caso la nostra scienza, la nostra
tecnica
nulla hanno potuto nei confronti di un pesce
forte e fiero... la cui ora ancora non era giunta..
Ci si può prendere in giro, schernirsi sulle abilità
di ognuno, sentirsi migliori degli altri perché convinti
di essere più bravi
più "pescatori"
ma alla fine quello che accomuna tutti è il grande
amore per il mare
per le sue creature per tutto quello
che rappresenta il mare..
E stare insieme a chi ha la stessa passione
condivide
le stesse emozioni
prova "fremiti" uguali
non fa che renderci più sensibili
nel senso
letterale del termine.. fratelli del mare
citando
Giacomo.
Oggi come oggi la sensibilità di ognuno di noi è
"traumatizzata" dal continuo correre
dalla
frenesia della vita moderna
si è perso l'abitudine
di fermarsi a pensare, a contemplare quello che ci accade
intorno e ci offre la natura
forse sarebbe il caso
di imparare a percepire con più consapevolezza il
mondo in cui ci troviamo a vivere..
E condividere un'emozione così ancestrale
come
può essere una cattura di un pesce - non me ne vogliano
gli animalisti - o anche e forse di più una mancata
cattura... mi fa
ci fa
sentire più "innamorati"
di quello che c'è intorno a noi
E allora si mettono da parte tutte le paranoie, le invidie,
le rabbie, l'ipocrisia
e il fatto di aver tirato su
un tonno da 100 chili
o una ricciola altrettanto grande,
non mi fa sentire più grande che se ho perso una
preda di 20 kg
mi da solo la coscienza di essere un
uomo fortunato
un uomo che riesce a cogliere delle
sfumature, dei dettagli, che sono preclusi agli altri
e la condivisione non fa che amplificarli, esaltarli ulteriormente
E' innegabile la soddisfazione che si può provare
tirando su in barca due tonni di 30 kg l'uno o una ricciola
di 40 kg
ma essere accompagnati per tutta la giornata
da un branco di delfini "danzanti", che attraversano
la scia della barca per poi nuotare a pochi metri dalla
prua
è un'emozione che a parole mai potrò
rendere
ma che mi riempie il cuore e mi fanno sentire
in pace e in armonia con il creato....
Vi aspettiamo tutti per la prova del campionato italiano
la settimana prossima a Taranto.
Vi salutano, i fratelli del mare Piero, Vincenzo, Ghigo,
Giacomo, Mariano, Bdg Etebete, Claudio e Peppe
Piero DELLA TOMMASA "Miantares"
Giacomo BOT
|