Sole Alto all'Orizzonte
da "Tamata e l'alleanza" di B.Moitessier
---Guardo il bambino che s'insinua
con la fionda nel mormorio della foresta dietro il villaggio.
Con tutti i sensi in agguato,ascolta alberi parlargli il
linguaggio degli uccelli e poco alla volta si trasforma
nel dio della foresta che possiede occhi anche sotto i piedi
nudi. Lo vedo portarsi alle labbra la fionda, molto lentamente,
con un gesto sacro, per un atto sacro
.. la fionda
diventa magica al soffio leggero venuto dal più profondo
dell'animo umano. In silenzio il bambino uccide allora l'uccello
che tanto ama, e più bello è l'uccello, più
in alto vola il suo amore per lui. Poi tira fuori il temperino
ed incide una nuova tacca sulla forcella della fionda. Un
piccolo fuoco lo aspetta sotto il mango a ricordargli di
mangiare sempre l'uccello ucciso nel rispetto della grande
legge che ordina di mangiare sempre la propria preda affinché
nessuna vita sia sacrificata per puro piacere. Molto più
avanti nella vita mia madre mi confesserà che soffriva
molto per la mia caccia ma non voleva ostacolare la mia
ricerca dell'Uccello Incantato. Poi un giorno l'ho trovato
dopo tanti anni, in un'isola deserta del Pacifico, mentre
con la fionda davo la caccia ai granchi di scoglio.
L'Uccello pescava nella baia vicino alla battigia, le zampe
nell'acqua, fuori portata. Tutto assorto nella sua pesca,
non mi aveva visto. Vedendolo così bello, il bambino
è uscito piano piano dal mio cuore e si è
seduto accanto a me.. Insieme abbiamo contemplato l'Uccello
Incantato
perché era proprio Lui, non avevamo
dubbi. Ogni tanto fletteva le lunghe zampe e spiegava le
lunghe ali piatte sull'acqua, quasi volesse fare ombra per
meglio vedere il fondo, non disturbato dai riflessi della
superficie. Le ali risplendevano di argenti, di ocre e di
azzurri mischiati in perle ardenti, nel gioco di diamanti
del sole sull'acqua. Siamo rimasti a lungo seduti fianco
a fianco, il bambino ed io, a contemplare l'Uccello e a
ricordare la foresta dietro al villaggio, dove mai , mai
avevamo visto né immaginato un uccello di tale bellezza.
Poi avrei voluto rientrare a bordo, giacchè non era
più tempo per me di colpire la vita senza necessità.
Ma il bambino mi ha sorriso e mi ha detto che avrebbe trovato
il sasso perfetto per la mia fionda .Un sasso nascosto tra
altri mille e levigato per secoli e secoli fino alla giusta
misura. Sarebbe stato solo uno, un tiro solo e il bambino
mi ricordò di bagnarlo con un po' di saliva, come
allora facevamo nella foresta, affinché aderisse
bene al cuoio. Avevamo il sole alle spalle e l'aria era
così calma che si vedevano due uccelli: quello vero
e quello riflesso sull'acqua immobile. E gli dei della foresta
guardavano senza muoversi, per non sviare la scelta, per
non intromettersi. Allora il bambino ha emesso il soffio
di cui aveva mantenuto il segreto in fondo all'anima. Il
sasso ha tracciato una parabola immensa in cielo, scomparendo
nel sole, e l'Uccello è caduto sopra il suo stesso
riflesso, il collo spezzato le ali luminose stese sull'acqua.
Il bambino mi ha sorriso un po' triste, prima di tornare
nel calore del mio cuore, dove mai più ci sarebbero
state altre cacce con la fionda nelle foreste, e nemmeno
sulle spiagge.-------
Dedicato a tutti noi. A quei pazzi pervasi da una strana
ed immensa passione per quella caccia a mare chiamata Pesca.
A tutti noi che siamo alla ricerca di quella preda perfetta,
la preda Incantata. Quella preda che ci appaghi veramente
ed alla ricerca della quale siamo votati e pronti a sopportare
anche qualche insuccesso. Perché il mitico incontro
arriva ed in quel momento incasseremo in una sola volta
tutti i crediti accumulati!!!!!!!
BUON ANNO !
Igfa Capt. - Salvatore Mele
Sport
Fishing in Napoli
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