Ipotesi di utilizzo delle "Artificial Reefs"
Sulla base dell'esperienza del "Paguro", sarà
possibile costruire, negli anni a venire, "artificial
reefs" per scopi commerciali, da utilizzare come siti
per la maricoltura e/o per la pesca con reti fisse.
AI riguardo, è doveroso citare il caso della Fossa
di Pomo, una depressione profonda circa 200 m, al largo
della costa di Pescara. Si tratta di una vera e propria
area nursery, dal momento che vi si riproducono i naselli
(Merluccius merluccius) provenienti dall'alto e medio Adriatico
e sono presenti anche cospicue quantità di scampi
(Nephrops norvegicus).
"Molte delle aree di riproduzione
potrebbero venire protette posizionandovi corpi antistrascico,
che impediscano l'uso delle reti da traino, dal momento
che è molto difficile compiere operazioni di controllo
al di fuori delle acque territoriali nazionali."
Per quanto riguarda eventuali attività di ricerca
compatibili con la struttura del reef, la nostra attenzione
è dedicata alla maricoltura.
Attualmente, in Italia, la maricoltura è principalmente
basata sulla produzione di pesci e bivalvi. Le zone costiere
sono, per adesso, le aree deputate a questo tipo di attività.
Riguardo ai mitili, il Conisub di Ravenna ha accesso alla
piattaforma per disincrostarla dai mitili che continuamente
vi si attaccano; è facile intuire le ricadute positive
sulla produzione, sia in qualità che quantità.
Però, se per i mitili la produzione mediante maricoltura
è abbastanza ben standardizzata, non altrettanto
si può dire per altre specie di bivalvi e per i pesci.
Per quanto riguarda altre specie di bivalvi, da qualche
tempo I'ICRAM ha avviato una sperimentazione per la coltivazione
del Pecten jacobeus, ed è stato osservato che le
acque della zona del reef presentano caratteristiche termiche
e saline di gran lunga più idonee di quelle della
fascia costiera.
La produzione di pesci in mare aperto è problematica,
in quanto l'impiego di gabbie (sia di tipo galleggiante
che sommerso} richiede costi abbastanza alti per mano d'opera
e acquisto di avannotti.
La presenza del reef risolverebbe (almeno in parte} alcuni
dei problemi relativi al "recruitment", possibilmente
mediante l'impiego di distributori automatici di mangime
controllabili da terra.
Otello Giovanardi e Attilio Rinaldi (ICRAM)
(
Affondamento del PAGURO ) »»
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