La traina
La velocità di traina non é elevata, sui
2 - 2,5 massimo 3 nodi mentre la direzione la sceglierete
voi in base alla zona di pesca, al fondale, alla presenza
di segnali esterni come mangianze o voli di gabbiani.
La direzione iniziale di traina é quella che si
prende ogni qualvolta ci si ferma prima di effettuare la
strisciata in drifting. Solitamente é quella contraria
alla direzione della corrente in cui vanno le sarde.
E, come i pescherecci che ogni tanto si fermano per salpare
le reti, anche con il Power Chumming, sarà importante
fermarsi ogni quarto o mezzo miglio, mantenedo la pasturazione,
per poi riprendere la traina. Questo momento può
essere l'occasione per far avvicinare il tonno alle nostre
esche e che magari da un po' sulla scia, non si decideva
ad avvicinarsi.
A quanti é successo di fermarsi dopo la strisciata
ed avere già il tonno sotto? Non é una domanda
ma solo per dire che a diversi equipaggi é già
successo; con il Power Chumming é come essere sempre
in strisciata, anche se non così abbondante come
quella eseguita per il drifting.
Ogni volta che vi fermate, tenendo i motori accesi e continuando
a pasturare, può essere l'occasione per calare in
acqua una canna "al volo" con una normale sarda.
La durata della sosta sceglietela voi in base alle
condizioni di vento e corrente, ma non deve essere esageratamente
lunga in quanto é essenziale il movimento della barca,
visto che tale tecnica viene eseguita nelle giornate di
calma piatta.
Se durante la breve sosta la barca scarroccia non proprio
nella direzione di traina o della vostra rotta, ciò
non costituirà particolare problema.
Opportuno, come ogni volta che si é in traina, é
tener acceso l'ecoscandaglio e fare molta attenzione ai
segnali indicatori dei pesci. E' un validissimo aiuto e
in queste occasioni non va lasciato spento, come la radio
di bordo. Si, la radio, e se qualcuno segnala una cattura
e conoscete la sua zona di pesca, non lontana dalla vostra,
siete sempre in movimento e..... nessuno vi potrà
vietare di avvicinarvi. E' già una prassi fra amici
segnalarsi le catture e consigliare l'avvicinamento all'uno
o all'altro seconda i casi.
E l'esca viva? Come mantenerla in condizioni ottimali
per tutto il periodo di pesca?
Basterà legare le nostre esche vive (sgombri, aguglie,
boghe, luccardi) con amo e filo e lasciarle in mare alla
poppa della nostra barca. La velocità di traina non
é eccessiva ma tale da permettere la miglior sopravvivenza
e conservazione delle esche. In caso di allamata però,
niente fuga dietro al pesce, ricordatevi delle vostre esche.
Esche che funzionano egregiamente anche come teaser "vivi",
sperando che il tonno non vi salti a poppa con una di queste
in bocca. Persa l'esca ed anche il tonno.
Che fine fa l'esca viva alla poppa della barca durante
il combattimento? Sta a voi risolverlo pena la perdita di
tempo per rifornirvi nuovamente delle esche.
(segue)
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