Ma riprendiamo da un concetto detto all'inizio, e cioé
del fatto che tale tecnica non é nuova ai tonni.
Perché?
I tonni conoscono bene da tempo i rumori dei motori
dei pescherecci che salpano le loro reti rigettando
in mare grandi quantità di pesce rovinato, sotto
misura e tanta altra "ciccia" ancora. E' così,
che questo pesce segue le barche dei pescatori aspettando
il momento buono per banchettare; e i pescatori spesso li
avvistano sotto la loro barca, e a volte troppo tardi, rimanendo
nelle reti e pagando con la sua vita l'errore dell'ingordigia
e della disattenzione.
Effettuare il P.C. procedendo in traina lenta con un fisherman,
meglio se a due motori diesel, é come simulare un
peschereccio in pesca e a questo richiamo il tonno non sa
resistere.
Molto utile sarà avere una barca dotata di tuna
tower o comunque di un posto di guida elevato per osservare
l'orizzonte in cerca di segni premonitori, come qualche
mangianza, il volo dei gabbiani o qualche barca in combattimento.
Si, questa tecnica potrebbe essere una pratica di rapina
in mezzo ad un mare pieno di barche in drifting, ferme o
in leggero scarroccio, che magari hanno già il tonno
sotto nella loro scia. In questa situazione, vista la difficoltà
nel procedere sulla propria rotta per la presenza massiccia
di barche in pesca, é bene in nome della sportività
e dell'amicizia, cambiare tratto di mare o mettersi in drifting
come tutti gli altri.
E in Adriatico Centrale dove la presenza delle piattaforme
off-shore é numerosa? Questa situazione é
sicuramente molto interessante perchè, come risaputo,
il tonno spesso é sotto o vicino a queste infrastrutture
in acciaio, alla ricerca del cibo (in particolare ad inizio
e fine stagione). Tali piattaforme potrebbero essere prese
a riferimento della nostra rotta di traina, utili anche
per una sosta per il ricambio delle esche vive utilizzate
nella traina. Trainare lentamente vicino a queste strutture,
anche se vietato, é potenzialmente fattibile purchè
il passaggio sia temporaneo e l'orizzonte libero dal "gatto
e la volpe".
C'é chi da anni lo effettua !
Si, magari inconsciamente ma lo pratica lo ha già
fatto. Ma quando?
Ogni qualvolta che durante la prima ferrata e del relativo
combattimento, c'é qualcuno che continua il getto
delle sarde a pezzi od intere, magari lasciando il sacco
di pastura in acqua od il pasturatore funzionante.
Si ritrovano così con la barca in leggero movimento,
la scia della pastura ed il tonno al seguito, spesso seguito
dai suoi compagni. Tale situazione é molto favorevole
perché spesso vengono registrate più allamate
dalla stessa barca che riesce a mantenere il branco sulla
sua scia. E in gara questo é un fattore vincente
e gli altri lo sanno non per niente dopo poco vi ritroverete
altre barche vicino a voi.
Ma questo power chumming é praticato solo a seguito
della prima ferrata. Sarebbe invece interessante praticarlo
prima, prima ancora di passare un'intera giornata a fare
il bagno alle esche.
Power Chumming e Release
Questa nuova tecnica viene a favore del rilascio del tonno?
Il presupposto c'è in quanto, a differenza dal drifting
in cui dopo il primo rilascio, difficilmente viene catturata
un'altra preda, (il tonno rilasciato e spaventato si allontana
facendo fuggire anche i compagni), con il P.C. si é,
dopo il rilascio, nuovamente in movimento alla ricerca di
un'altro branco di tonni, potenzialmente quindi più
favoriti.
Ma se non si pratica una pesca più che sportiva,
una volta trovato il branco di tonni, possono essere catturate
più prede, con danno all'ambiente e all'immagine
stessa di questo magnifico sport.
Se siete intenzionati a mettere in pratica tale tecnica,
fateci sapere dei risultati ottenuti o dei problemi irrisolti
per i quali vi invitiamo a partecipare nel forum
di discussione sulla pesca d'altura. Qualcuno disposto
a darvi qualche consiglio c'é sempre.
(segue-articolo
di A.M.Giangio)
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