A Mola .... dalla Zia
FOTO
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E' fine giugno, per lavoro mi devo recare a Brindisi e
quindi avviso Fabio "My Dusky" che passerò
dalle sue parti e che mi farò vivo al ritorno per
un aperitivo prima del rientro.
Una volta giù, in pausa pranzo, ecco Fabio che mi
chiama al cellulare:
<<.. allora che fai? Guarda che ho le seppie vive
in barca che ti aspettano.... >>
Subito si realizza l'inaspettabile, il lavoro ne ho anche
nel pomeriggio, ma preallarmo subito i colleghi che ho una
cara Zia di Mola a cui tengo tanto e che sarebbe molto felice
che la vada a trovare..........
In stabilimento sono le 15.00, il capo supremo mi fa:
....... sentiti libero, con te abbiamo già affrontato
il tutto, hai la macchina, sei autonomo.... se vuoi rientrare
... vai pure....
Non mi sembra vero che per una volta sia la situazione
contingente che ti viene incontro....
Ovviamente non me lo faccio ripetere una seconda volta,
saluto tutto dicendo che passerò un "attimo"
da questa cara Zia....
Alle 16.15 un abbraccio con Fabio e siam già in
barca per recarci a portare a spasso le seppie vive, faticosamente
recuperate ad orari assurdi del mattino.
In mare c'é già il famoso Mammalina con il
Marchese ed Enzo, arriviamo sulla secca e prima di calare
le nostre esche, ci avviciniamo per salutarli ..... ma sono
in combattimento, non é il primo della giornata,
e in quel momento hanno un dentice (ved.foto).
Scattano quindi qualche fotogramma e i complimenti, la
voglia di mettersi in pesca é alle stelle.
Attrezzature e terminali al top, innesco a regola d'arte,
corrente ottimale che ci sconsiglia l'uso del motore ausiliario,
aria asciutta, caldo, e ottima compagnia..... non serve
neanche la Peroni.....
Ma l'eco é abbastanza morto, cosa che fino ad una
decina di giorni prima non era così, al contrario
sembrava uno schermo di un cinema... Pazienza, aspettiamo,
controlliamo ogni tanto l'esca, più frequentemente
il piombo guardiano affinché faccia lavorare la seppia
alla giusta distanza dal fondo.
Ad un certo punto la canna si piega, ma quando é
in mano per la ferrata tutta la tensione si annulla, tiriamo
su l'esca che non c'é più, ami compresi, il
terminale dello 0,80 é rotto verso la fine. Probabile
cernione? Qualche incaglio? Non lo capiremo mai.
Avviso la dolce tigre (moglie) che ... a questo punto faccio
31 e il rientro é slittato alla sera del giorno successivo
...... e quando mi ricapita di stare con amici così
lontani da casa?
Mattino seguente eccoci di buon ora al pontile, incrociamo
Enzo e il Marchese, con un bel sacchetto di seppie morte
che prontamente vengono messe nella vasca "del vivo"
solo per tenerle a temperatura e non fargli perdere i colori.
Il Marchese consiglia seppie morte, non servono in questo
momento le vive, di dentici ce ne sono meno, vista la stagione
inoltrata, e con quelle morte ad un'andatura di traina di
circa 2 nodi, si percorre più strada e si han più
possibilità di incrociare un dentice....
Ma noi insistiamo con il vivo anche perché Fabio
si é alzato di buon ora per recuperarlo
Si riprende il mare, a poche miglia dal porto e meno dalla
costa si sono delle poste ottimali, fondali che da più
di 40 metri risalgono fino a 35-30 m. La giornata passa
piacevolmente in compagnia, non ci sono tante comunicazioni
di catture, nel pomeriggio poi, mega mangiata quando non
te l'aspetti, la canna si flette improvvisamente e poi ritorna
normale. L'attimo fuggente ... in cui il dentice fortunato,
ci ha lasciato la sola testa della sep pia con i tentacoli.
Fortuna sua, ma d'altronde la pesca é anche così.
Son ormai le 19,00 é ora del rientro, le4 ore e
passa di macchina volano con il pensiero a quei momenti
e alle belle amicizie.
Grazie Fabio per le 2 indimenticabili giornate e a presto
con il 3° raduno
Net
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