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Traina con artificiale

 

Sardegna

FOTO ingrandita ( 115 Kbyte )

 

E' proprio vero in mare non bisogna dare nulla per scontato !Infatti a volte capitano delle cose inspiegabili o quanto meno poco comuni, come quella che vi voglio raccontare.


In una delle mie battute a traina, dopo tre ore, non ero riuscito a prendere nessun calamaro da usare come esca viva. Non sopportavo l'idea di non provare a mettere almeno una lenza in acqua, perciò mi diedi un limite di tempo oltrepassato il quale avrei, preso il mulinello con il monel e provato a trainare con l'artificiale.


Così avvenne.

Esausto, ricollocai gli yozuri nella cassetta , scelsi il mio "fedele artificiale" della serie rapala magnum di 14 cm da me modificato e mi avviai velocemente sulla secca.


Ero piuttosto dispiaciuto di non poter insidiare le grosse ricciole che nei giorni precedenti avevo catturato con il vivo ma allo stesso tempo contento di "rinverdire" una tecnica di pesca che in passato mi aveva regalato grosse soddisfazioni.


Al primo passaggio toccai sul cappello della secca. "Presi le misure" e in poco tempo la mia guizzante esca fu attaccata da un discreto dentice di 5,5 kgr e subito dopo da un san pietro di 2 kgr.


Era ormai scomparso il sole all'orizzonte quando improvvisamente il mulinello incominciò a cantare.


Ferrai e iniziai un lungo ed estenuante combattimento.
Non riuscivo a capire che pesce avessi mai agganciato; per la prima volta mi trovavo a contrastare con il monel una preda di tale grandezza.


Infatti, pur avendo maturato una discreta esperienza in stand - up anche con tonni di mole, questa volta la "gestione" del combattimento mi risultava estremamente difficile a causa del potere affondante del filo metallico che non mi aiutava a "sollevare" il pesce.


Sentivo il terminale struciare pericolosamente sulle asperità del fondo ma quando ormai dubitavo sul buon esito della cattura comparve, udite, udite, la sagoma di una grande ricciola che con difficoltà riuscii a portare a bordo.


Impensabile che un saggio e vecchio pesce di oltre 30 kgr si fosse fatto ingannare da quel fluttuante pezzo di balsa che sembrava così piccolo nella sua grande bocca.


Morale, portate con voi sempre una macchina fotografica per documentare l'accaduto altrimenti rischierete di non essere creduti e di sentirvi dire: hai preso una grossa ricciola con l'artificiale!
Ma che dici, lo sanno tutti che non è possibile


Un saluto
Alessandro Murgo

 

23 Marzo - 2006 (Powered by Net Tuna)