Sardegna
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E' proprio vero in mare non bisogna dare nulla per scontato
!Infatti a volte capitano delle cose inspiegabili o quanto
meno poco comuni, come quella che vi voglio raccontare.
In una delle mie battute a traina, dopo tre ore, non ero
riuscito a prendere nessun calamaro da usare come esca viva.
Non sopportavo l'idea di non provare a mettere almeno una
lenza in acqua, perciò mi diedi un limite di tempo
oltrepassato il quale avrei, preso il mulinello con il monel
e provato a trainare con l'artificiale.
Così avvenne.
Esausto, ricollocai gli yozuri nella cassetta , scelsi
il mio "fedele artificiale" della serie rapala
magnum di 14 cm da me modificato e mi avviai velocemente
sulla secca.
Ero piuttosto dispiaciuto di non poter insidiare le grosse
ricciole che nei giorni precedenti avevo catturato con il
vivo ma allo stesso tempo contento di "rinverdire"
una tecnica di pesca che in passato mi aveva regalato grosse
soddisfazioni.
Al primo passaggio toccai sul cappello della secca. "Presi
le misure" e in poco tempo la mia guizzante esca fu
attaccata da un discreto dentice di 5,5 kgr e subito dopo
da un san pietro di 2 kgr.
Era ormai scomparso il sole all'orizzonte quando improvvisamente
il mulinello incominciò a cantare.
Ferrai e iniziai un lungo ed estenuante combattimento.
Non riuscivo a capire che pesce avessi mai agganciato; per
la prima volta mi trovavo a contrastare con il monel una
preda di tale grandezza.
Infatti, pur avendo maturato una discreta esperienza in
stand - up anche con tonni di mole, questa volta la "gestione"
del combattimento mi risultava estremamente difficile a
causa del potere affondante del filo metallico che non mi
aiutava a "sollevare" il pesce.
Sentivo il terminale struciare pericolosamente sulle asperità
del fondo ma quando ormai dubitavo sul buon esito della
cattura comparve, udite, udite, la sagoma di una grande
ricciola che con difficoltà riuscii a portare a bordo.
Impensabile che un saggio e vecchio pesce di oltre 30 kgr
si fosse fatto ingannare da quel fluttuante pezzo di balsa
che sembrava così piccolo nella sua grande bocca.
Morale, portate con voi sempre una macchina fotografica
per documentare l'accaduto altrimenti rischierete di non
essere creduti e di sentirvi dire: hai preso una grossa
ricciola con l'artificiale!
Ma che dici, lo sanno tutti che non è possibile
Un saluto
Alessandro Murgo
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