Vertical Jigging ad Otranto
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Da quando io (Gennaro), Dario e Temistocle
abbiamo iniziato a pescare con questa tecnica è passato
più di un'anno. All'inizio eravamo senza attrezzatura
adeguata e soprattutto scettici e convinti al tempo stesso,
quindi in una giornata di pesca ci provavamo un quarto d'ora
al massimo, ma poi una palamita qua ed una riccioletta là
abbiamo incominciato a crederci. Così è iniziata
la ricerca spasmodica in rete sulla tecnica, le esche, i
mulinelli, le canne, i fili e tutto il resto.
I primi jig li abbiamo presi in Australia, on-line dalla
demonjig by Steve Badman, per il mulinello abbiamo optato
per lo Shimano Torium 20, che qualche tempo fa non era ancora
disponibile in Italia, però il nostro amico Raffaele,
negoziante di Trepuzzi (LE), lo ha fatto arrivare in breve
tempo, mentre per la canna abbiamo scelto italiano con la
Superpalamita Italcanna, meravigliosa per questa tecnica.
Col passare del tempo aumentava la convinzione e diminuiva
lo scetticismo, visto che le ricciolette di 5-6 kg e le
palamite dai 3 ai 10 kg salivano anche se il dentice non
arrivava. Poi i nostri compagni di pesca per rispetto non
ci prendevano molto in giro, ma le battutine su quegli strani
movimenti altalenanti e su quanti merluzzi avevamo preso
non mancavano. Ma noi siamo cape toste.
La vigilia di Pasqua appena passata variamo la barca di
Temistocle e ce la prendiamo con molta calma, perché
le giornate ormai sono lunghe e Dario era di baby sitter
e ci avrebbe raggiunto verso le 12:00. Alle 13:00 si parte
senza una meta precisa, poi Temistocle, che aveva dimenticato
la sua canna nell'ansia da varo, decide di ritornare su
un punto intorno ai 50m, dove una settimana prima Dario
aveva allamato una palamitona andata persa per rottura di
una girella a cuscinetto di marca nota
, voglio pensare
che era lesionata e non ce ne siamo accorti.
Dopo qualche discesa dei jig Dario allama un pesce e mentre
tenta di infilarsi la canna nella panciera si slama, meno
male che non è nostra abitudine bestemmiare.
Temistocle freme, ma è senza canna poverino, l'ha
dimenticata
Avevamo fatto poche discese ed ha resistito
dal chiederci di fargliene fare una e noi, forse, egoisticamente,
ne abbiamo fatta qualche altra prima di cedergli la canna.
Fatte le sue discese la canna ritorna a me, il Sea Rock
da 150gr arriva sul fondo, un paio di giri di manovella
e la canna si blocca e vi giuro sentire un pesce che si
avventa sul jig è una sensazione che non ha eguali
neanche quando stridono i cicalini in altura, perché
si sente il primo morso, quando il pesce esprime tutta la
sua potenza e si accorge del pericolo.
Temistocle non può credere che io non riesca neanche
a dire "ce l'ho!" e tutto il combattimento a sua
detta lo faccio in apnea. Il primo dentice preso a VJ è
a paiolo, la gioia è grande ed i reni mi fanno male,
non per lo sforzo, è un pesce da 5 kg non una ricciola
da 40, ma per l'adrenalina che hanno pompato.
A proposito il mio dito è rosso perché insanguinato,
un ricordo del povero dentice che si è preso una
piccola soddisfazione. Che denti!
E per la cronaca, dopo un po', ne ho perso un altro per
aver tolto la canna troppo presto dall'ascella e cercare
di metterla in cintura. Cazziatone da parte di Temistocle
che pesca a VJ senza cintura.
Un saluto.
Gennaro, Dario e Temistocle
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Vertical jigging: la conferma ( Dario - Otranto)
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