Sullo sfondo della foto un'equipaggio intento a trainare
gli artificiali e in primo piano il palloncino nella sua
azione di traina lenta con l'aguglia viva.
Ebbene anche da quanti ci hanno scritto nel Forum
di discussione sulla pesca della ricciola e in particolare
della traina con gli artificiali possiamo confermarvi é
molto casuale allamare una ricciola con tale tecnica. Si
ogni tanto se ne allama una mentre si é intenti a
trainare per le palamite o tonnetti ma la cosa è
dovuta principalmente al fatto che in vicinanza si trovava
una o più ricciole particolarmente affamate ed in
caccia.
Non mancano inoltre segnalazioni di allamate di ricciole
sulla sarda mentre si é intenti nella pesca in drifting
al tonno o ancora alle palamite. Una cosa é certa,
quando la ricciola va in caccia, cosa che si può
verificare per mezz'ora nell'arco della giornata di pesca
non guarda in faccia a nessuno e attacca qualsiasi cosa
gli venga proposto.
Ma vale la pena trainare per 6 ore alla velocità
di 7 o 8 nodi quando solo in uno stretto lasso di tempo
la ricciola può decidere di attaccare il vostro artificiale??
La traina con un'esca naturale, meglio viva, ma si può
impiegare proficuamente anche quella morta, é secondo
nostro modesto parere più ragionevole. La ricciola
anche se non particolarmente affamata sarà sicuramente
più invogliata a mangiare un'esca viva piuttosto
che un'artificiale.
Ma ora parliamo della pesca con
l'artificiale.
Sono in voga i nuovi artificiali Magnum
Stretch della Mann's americana, adatti per alte profondità.
Ci sono di varie misure ma quello che va ruba é il
30+.
Dai pescatori locali (adriatici) viene trainato alla velocità
di 7-8 nodi anche se la ditta fornitrice lo da per 10 nodi
per farlo affondare di più. Ma la profondità
in cui lavora lo saprete solo voi in quanto oltre la velocità
entrano in gioco altri fattori come la tipologia e spessore
della lenza madre.
Meglio un 30 libbre che un 50 ma ancor meglio un multifibre
o intrecciato; sta il fatto che alcuni le ricciole le hanno
prese, prese alla profondità di 20 metri, perché
é li che le abbiamo prese lo stesso giorno con l'aguglia
viva.
La direzione di traina?
Alcuni ci hanno riferito che insistendo sulla stessa zona
e nel senso contrario alla corrente hanno avuto maggior
successo. Al momento ci sentiamo quindi di confermare ciò,
in quanto l'unica prova che abbiamo avuto modo d'effettuare
abbiamo allamato
una sola palamita.
Quando si ferra?
Al momento dell'allamata é bene continuare per poco
a trainare alla stessa velocità o leggermente ridotta.
Questo per facilitare la ferrata, e dopo poco ridurre al
minimo per cominciare il combattimento. Ricordatevi di procedere
nella stessa direzione o leggermente fuori da eventuali
pericoli. Con lenze sottili e un bel pesce dal capo opposto,
in caso di virate a più di 180 gradi e facile schiantare
la lenza causa l'atrito sull'acqua. Spesso ciò succede
con i tonni, ma una ricciola é bene non perderla.
Quando trainare?
Vi consigliamo di non trainare per tutto il tempo dell'uscita
in mare alla velocità di 7-8 nodi, il costo dell'uscita
comincia a diventare elevato se si aggiunge il fatto che
le poste migliori in adriatico sono dalle 12 alle 24 miglia
dalla costa.
E' opportuno procurarsi l'esca viva e provare la traina
lenta, ma....
Ma fate attenzione alla luna e al momento in cui sbuca
fuori all'orizzonte. Di giorno spesso non ci si accorge
di tale fenomeno, ma i pesci ce l'hanno dentro e lo avvertono.
Poco prima di tale evento vale la pena tirar su tutto e
trinare con l'artificiale.
E di notte? speriamo presto di darvi buone notizie.
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