Il palloncino...
non so quanti hanno avuto la fortuna di vedere una mangiata
di ricciola dal palloncino. Non sappiamo dirvi ancora bene
il perché. Non che non vogliamo, ma quello che abbiamo
fatto é una sorta di drifting senza pasturazione.
Mi spiego.
Si traina piano ovviamente ma una volta raggiunta la posizione
che a noi pare ottimale, con l'esca nel punto giusto, ci
fermiamo, non continuiamo a trainare, perché é
li che vogliamo indurre la ricciola ad abboccare.
Una volta che l'esca é posizionata nel luogo giusto,
ci siamo quindi fermati in deriva, come in drifting ma senza
pastura. Ecco il palloncino che ti permette di tenere il
filo lontano dalla poppa e l'esca indisturbata dai movimenti
della barca.
Penso che ogni volta che si passa su una zona interessante
e in Adriatico ce ne sono ben poche e localizzate, nonché
ben visibili, scocci uscirne presto, si vuole rimanere nella
zona migliore per più tempo. Allora traina, ma quando
sei li, fermi ed un colpettino in avanti ogni tanto per
contrastare l'azione di deriva del vento o della corrente.
Ha funzionato la prima volta e dopo cinque minuti che eravamo
nuovamente in pesca, palloncino nuovamente sott'acqua dopo
qualche sussulto (il primo attacco) e via con la barca.
Certo é sufficiente una canna da 30 libbre, ma si
può anche con una venti penso.
Con questo sistema non é detto che le allamate siano
tutte assicurate; noi su due, una l'abbiamo persa, ma stiamo
già studiando un nuovo innesco con tre ami ma solo
due che bucano l'aguglia.
Niente di particolare ovviamente, ma é probabile
che se l'aguglia é in movimento é più
facile che la ricciola sia più invogliata ad ingoiarla
subito per fermarne il moto. Viceversa se l'aguglia é
quasi ferma é possibile che la ricciola attacchi
con meno vigore uccidendo l'esca viva senza per forza ingoiarla
completamente.
( L'allamata
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