La mia prima ricciola
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24 Giugno 2006
Erano le 5.30 di sabato mattina quando la sveglia ha suonato
e mi ha fatto fare 1 balzo dal letto, mi sono preparato
in fretta e dopo una ricca colazione mi sono diretto al
molo di Civitanova Marche dove al pontile Aurora è
ormeggiato il Fisherman di 6m motorizzato Suzuki 115 4t
che mi accompagna sempre nelle mie avventure di pesca nel
blu !
Carico a bordo le canne da traina, la cassetta delle attrezzature
da pesca, gli strumenti elettronici, quantaltro necessario
alla mia uscita, e tolti gli ormeggi si parte con la prua
diretta verso il largo ! Dopo circa 30 min. di navigazione
inizio a vedere un po' di mangianze a galla, rallento e
decido di calare le lenze in mare.
Metto in opera 4 canne, 2 armate con degli octopus, le
altre 2 con dei rapala affondanti. Dopo pochi minuti subito
un'abboccata, inizio a recuperare ed ecco un bel lanzardo
di circa 600g a bordo!!
Subito mi è venuto in mente quello che già
stavo pensando di fare da diversi gg, e cioè di prendere
la mia canna Shimano StandUp 20/30 ed utilizzare il lanzardo
x fare un po' di traina con il vivo. Presto detto, presto
fatto, Amo del 4/0 filo dello 0.60 ...e tanta speranza in
corpo x insidiare un bel pesce degno di quell'esca!!
Dopo circa 1h e 30min, di traina in lungo ed in largo,
ecco il mulinello emettere un piccolo cigolio, pochi metri
di filo fuori e tutto fermo ..... ...non riesco neppure
ad avere il tempo di pensare cosa possa esser successo che
ecco iniziare un interminabile fuga verso il largo che inizia
a portar via metri e metri di filo dalla mia canna.
Subito cerco di rallentarla mettendo il motore della barca
al minimo dei giri, ma mi rendo conto che quasi è
impossibile cercare di rallentare l'impeto del pesce!!!!
Non posso far altro che lasciarlo correre ancora un po'
ed intanto cercare di recuperare le altre lenze calate per
non farle aggrovigliare con quella interessata.
Faccio spazio nel pozzetto della mia barca x avere la
possibilità di lavorare il pesce nella
maniera più agevole possibile, indosso la cintura
da combattimento, ed ora ...a noi due!!!!! Il pesce all'inizio
è rimasto fermo alla picca per circa 15 min., era
impossibile fare qualsiasi cosa, io provavo a tirare e lui
sempre fermo li, era come se avessi agganciato un enorme
scoglio impossibile da spostare, non sentivo neppure se
era ancora li, o se davvero avevo incagliato qualcosa.
Ero impossibilitato di far ogni cosa, non potevo far altro
che aspettare e giragli in tondo con la barca cercando di
fare un raggio di curva sempre più stretto per cercare
di recuperare un po' di metri di filo!! E di filo ne ho
recuperato, ma portato il pesce a circa 100m dalla barca,
forse infastidito dal rumore del motore, forse dalla inusuale
presenza vicino a lui, ha iniziato a farmi sentire la sua
potenza con delle forti testate e veloci fughe che portavano
via metri di filo che ero riuscito a recuperare con molta
fatica.
Questo tira e molla è durato ancora per più
di mezz'ora, fino a che il bestione iniziava ad accusare
i primi sintomi della stanchezza. Dal fondo dove è
stato per la maggior parte del tempo ha iniziato a salire
a mezz'acqua, ed io ho iniziato a vedere la sua sagoma argentea
nell'immenso blu del mare. All'inizio ho pensato fosse un
bel tonno, pesci ormai quasi scomparsi nella acque dell'Adriatico,
ma poi, recuperando filo, ed avvicinando il pesce mi sono
accorto del suo colore marroncino/dorato della sua schiena,
della sua forma slanciata, della sua elegante linea... non
poteva esser che Lei, uno dei pesci più diffidenti
e difficili da catturare, la Regina del mare, il mio sogno
di una vita di pescatore, la RICCIOLA!!
Ed ora arriva il difficile, io ho visto lei, ma lei ha
visto me, e con una nuova fuga si è diretta di nuovo
negli abissi, bisogna ricominciare tutto da capo. Tira e
molla, tira e molla, eccoci di nuovo faccia a faccia, entrambi
stanchi, ma entrambi desiderosi di averla vinta, ed una
volta arrivata a pochi metri dalla barca capisco che eravamo
quasi giunti al termine di questo estenuante combattimento,
porto il pesce al raddoppio, impugno la canna con la mano
sinistra e con la destra mi preparo a sferrare un deciso
e decisivo colpo di raffio!!!
Il pesce è vinto, cerca di dimenarsi con le ultime
forze, ma ormai non mi resta che con un notevole sforzo
issare il pesce a bordo. La sua grandezza e maestosità
riempiono il pozzetto della mia barca quasi per tutta la
sua lunghezza, ed io ormai sfinito mi siedo accanto a Lei
felice di quanto è accaduto. Guardando quel fantastico
pesce vedo il mio sogno di pescatore realizzato, vedo tutte
le volte che ho immaginato di avere quello che ora stavo
vivendo
la mia prima Ricciola!!!
Mi chiudo in un attimo di raccoglimento pensando a quanto
possa esser grande la gioia che vive in me, non posso far
altro che ringraziare il mio amato mare che è stato
capace di regalarmi una così forte emozione ed allo
stesso tempo una così grande soddisfazione, il mio
mare che è riuscito a farmi capire che mi ama, quanto
io possa amare Lui!!
Lopez
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