Ultimo W-end di pesca
11 Novembre 2005 - Circeo
FOTO
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sono passati un paio di mesi da questo lungo e faticoso
weekend di pesca.. che è stato anche l'ultimo del
2005 per me e "pesceserra", Andrea. Era l'11 novembre
quando con qualche remora, i soliti borbottii di "pesceserra"
legati al tempo incerto.. siamo saliti sulla mia fiammante
micra... eh già... ha avuto l'onore di "ospitare"
le canne e i terminali del "maestro" che però
si è assunto l'onere di guidare il mio bolide blu
; siamo arrivati a notte più o meno fonda e al mattino
ore 5.00 in punto la sveglia impietosa ci ha buttati giù
dal letto.
Avevamo con noi i panini di "mammapesceserra"
e dei plumcake per fare colazione, ci prepariamo destinazione
badino (questo si può dire) .. partiamo.
Indossando niente di meno che le giacche originali del
team Alinghi, una vera e propria barriera contro il freddo
e l'umidità di quel mattino di novembre, ci facevano
sentire invincibili anche se io, complice il sonno e la
taglia più grande, mi sentivo più impacciata
del solito e molto omino della michelin!
Raggiungiamo il porto del Circeo che albeggiava,
un'alba che ho immortalato in tutte le sue fasi, non volevo
perdermi un solo attimo, Andrea prepara il fuso e inizia
la caccia alle seppie, passano trenta, quaranta minuti e
niente, tutto tace, io mi rilasso, ormai sapete tutti quanto
il mare sia importante per me, e in quel momento ero felice
lontana da ogni problema, la barca, il mare, il silenzio,
ti regalano degli attimi che sono solo tuoi, è un
rifugio sicuro da cui staccarsi é sempre motivo di
malinconia per me.
Andrea è un pò scoraggiato, ormai credo che
ogni suo silenzio corrisponda a un pensiero più o
meno tecnico a un'ipotesi più o meno razionale sulla
pesca, cerco nel mio piccolo di incoraggiarlo e finalmente
le seppie iniziano ad abboccare, ne tiriamo su 7 se non
ricordo male di cui una davvero enorme, ha addirittura tentato
di mangiarsi i suoi simili nella vasca del vivo !!!
Ripartiamo verso .... vabeh... lì, dove non si
può nominare, con un altro spirito, un ritrovato
entusiasmo, e l'adrenalina che sale, io guardo le seppie
sono tutte di colori diversi e mi affascinano, ero intenerita
da quelle creature silenziose ed eleganti.
Arriviamo... e ci scambiamo messaggi vocali... da gozzo
a gozzo... con "rapala" e "boretto",
Andrea getta l'ancora galleggiante e inizia una traina,
erano circa le 10.30 che sarebbe terminata solo intorno
alle 17.00.
Cala il silenzio, la capacità con cui Andrea si
isola e si concentra quando pesca, mi lascia sempre stupita,
niente è lasciato al caso, la dedizione e la cura
sono totali, l'ultima volta insieme avevamo preso il primo
dentice e io speravo tanto che potessimo bissare.
Abboccano due denticiotti uno dei quali Andrea riesce a
liberare e ributtare in mare, l'altro purtroppo a causa
dell'amo che lo aveva già tramortito a morte lo abbiamo
dovuto tenere. Re-innesco della seppia che più volte
finisce preda delle tanute, il tempo passa, il sole inizia
quasi a calare ma niente sembra succedere davanti a noi
. Un pescatore chiappa un dentice di 2 kg e mezzo circa
e con Pino :) si scambiano qualche chiacchiera..
"Rapala" e "boretto" desistono e tornano
al sisto..
Noi continuiamo e a causa di un fuori programma ho rischiato
il linciaggio, temo di aver portato via troppo tempo e inizio
a chiedermi : e se il pesce era lì proprio mentre
io rompevo le scatole??!!!
(eh eh sono sempre una donna in fondo..) Non me lo sarei
mai perdonato...ero preoccupata.
Andrea riprende a trainare... a un certo punto erano le
16.00 circa ta ta ta ta... sfilettata...
La canna si piega, Andrea balza in piedi, qualcosa tira,
Andrea borbotta, pensava di aver incagliato invece è
un pesce, tira e come tira....
Mary prendi il raffio e il coppo e stai pronta a togliere
il piombo guardiano... mi batteva il cuore... avevo paura
di sbagliare... e di scatenarne le ire...
Non riusciamo a capire di cosa si tratti ma il pesce costringe
Andrea a un combattimento difficile, quegli attimi mi sono
sembrati infiniti, immagino cosa frullasse nella testa di
Andrea, sapere cioé che hai preso qualcosa e non
sapere cos'è, combattere contro qualcosa che non
riesci ancora a vedere WOW!!!
Sgancio il piombo guardiano ma non riusciamo ancora a vedere
il pesce poi eccolo, lo vediamo, continua a tirare e andrea
esclama "RICCIOLA RICCIOLA!!!", voi non
sapete cosa significava per me in quel momento quella parola,
era il coronamento di un sogno di qui sentivo parlare da
otto mesi e, per Andrea, inseguito da tanto tanto tempo.
Lascio il raffio perchè Andrea dice che non serve
e avvicino il coppo e la ricciola è dentro.. .urlo
e abbraccio liberatorio... pesava 3,5--4, so che in confronto
a quelle prese da molti di voi è un peso piccolo
ma almeno per me la soddisfazione è stata enorme.
La ricciola bellissima....
la soddisfazione di Andrea...
sono momenti che restano incorniciati...
mi sembra di riviverli ora e percepisco lo stesso stupore
misto a esaltazione di quel momento, la tanto sognata ricciola
era lì inerme., catturata finalmente.
La guardiamo mentre Andrea riprende a trainare ma ormai
è tardi il sole tramonta e io ne approfitto per immortalare
quei colori ancora una volta attimo per attimo si fa buio,
spunta la luna, e per noi che rientriamo
...altri pescatori ...con il faro a illuminarli... escono...
e nonostante le 12 ore di barca lì guardiamo con
non poca invidia, ma siamo stanchi, esausti, non so se più
stanchi per la gioia o per la fatica.
Si brinda a casa di "Rapala" insieme a "Boretto"
con degli ottimi spaghetti alle vongole; le doti culinarie
di Rapala non fanno più notizia ! Caro Carlo !!!
Si preparano i panini per il giorno dopo ma la domenica
siamo distrutti e optiamo per una passeggiata al paese,
erano settimane che mi lagnavo e pregavo per poterci andare;
Andrea si ferma a guardare un pescatore e dialoga con lui,
Carlo e boretto sono usciti a spigole e gli comunicano le
loro "fantomatiche" (in realta non avvenute) catture,
e Andrea si isola, si concentra come fosse in mare, si cruccia,
è di nuovo a caccia di prede, sembra aver brama di
sentire forte l'odore della conquista.
E' questo che lo contraddistingue, la voglia di migliorare
sempre, la determinazione unita anche a un pò di
saggezza acquisita soprattutto negli ultimi tempi, mi dispiaceva
per lui, sembrava fremere e io ero per una volta felice
di fare i miei sani acquisti per il corso di San Felice;
Andrea sulla terra ferma sembra non saper stare, i panni
del ragazzo di città gli stanno benissimo per carità,
ma quelli del pescatore gli calzano a pennello... come una
seconda pelle e poi... il richiamo del mare.... risveglia
l'istinto che la città sopisce..
Mary - " Seriolablu "
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