Emozioni uniche
NAPOLI
Sabato 28 ottobre 2006, una tranquilla giornata di
pesca che sembrava scorrere come tante altre.
Allimprovviso un sussulto e la canna si inarcava
allinverosimile, il filo che iniziava a scorrere velocissimo.
Dieci, venti, trenta,
..settanta
metri, una corsa senza fine.
Ho pregato tanto, come non mai in vita mia, minuto dopo
minuto, per unora, una lunghissima ed interminabile
ora.
Era lei la Regina; una forza e una potenza che solo lei
è capace di esprimere.
Ha combattuto e continuato a combattere fino al limite
delle sue forze, fino allo stremo.
Io ho continuato a resisterle con tutte le mie forze ed
a pregare con tutto il fiato che ancora mi rimaneva in corpo.
Poi un lampo chiarissimo ed il mare sotto di me si è
aperto, si è illuminato di un argento intensissimo.
Maestosa è venuta verso di me, i nostri occhi si
sono incontrati, continuava a fissarmi di uno sguardo intenso,
ancora fiero, per nulla domo.
A lei ho tributato tutti gli onori.
Nessun guadino, nessun raffio, nessuna umiliazione, solo
le mie mani per issarla a bordo.
Non riuscivo più a guardarla negli occhi.
Era al suo ultimo respiro, ho abbassato lo sguardo ed ho
tolto il berretto.
Il sole era ormai basso allorizzonte e quasi immerso
nel blu cobalto illuminava di rosso la mia barca che lentamente
scivolava via sullacqua per accompagnare lei, ancora
immersa alla mia dritta, nel suo ultimo viaggio.
Non so se Dio vorrà concedermi altre giornate come
questa, ma questa è stata una delle più belle
della mia vita.
Albino
|