Chi trova un amico..
Lazio
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Con Lorenzo ci conosciamo da sempre: abbiamo condiviso
prima la caccia, poi la pesca subacqua, ora la traina. L'affiatamento
in pesca è supercollaudato e ci ha permesso con attrezzature
leggere e sottodimensionate, di portare a bordo queste lecce
dopo due lunghi combattimenti. Grande soddisfazione ma soprattutto
una considerazione: il detto "chi trova un amico trova
un tesoro" vale a pesca come nella vita.
La storia è questa: partiamo di mattina presto per
fare il vivo, dopo aver avuto giorni prima un attacco da
una leccia conclusosi con una slamata che ci ha lasciato
l'amaro in bocca (zona: basso Lazio). Prendiamo sei sugarelli
trainando con un minnow da 7,5 ma alla settima allamata
c'è una partenza bruciante: è un pesce grosso
e c'è da fare le cose con molta attenzione, penso
alle ancorette piccole ed al terminale dello 0.30 che potrebbe
rompere da un momento all'altro.
Tra fughe e ripartenze il combattimento dura circa mezz'ora,
poi finalmente aggalla la leccia (10 kg) che viene prontamente
raffiata. Imbarcato il pesce proviamo a fare qualche altro
sugarello, ma la canna parte di nuovo a razzo: seguiamo
il pesce con la barca, per evitare che il mulinello si svuoti.
Ci sono troppe barche intorno e la tensione è alta
ma cerchiamo di non perdere la calma.
La canna è una 6/12 ed il mulinello un TLD 15 imbobinato
con 0.35, ma aiutandoci l'un l'altro riusciamo a raffiare
anche il secondo pesce (14 kg) dopo un tempo che mi appare
interminabile. Basta così, si torna a casa, dove
ci aspettano tortiglioni alla bolognese e salsiccia al sugo.....Meglio
di così....
Un saluto a tutti gli amici di Big Game.
Amedeo (Amed)
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