Bolentino a paraghi .. risoltosi con
Marsala - Domenica 19/11/2006
Esco di casa alle 4,15 senza riuscire a chiudere occhio
tutta la notte e vada a prendere come al solito Demi,
che ha avuto un autorizzazione speciale dalla dolce coniuge,
e Tommaso new entry, e ci dirigiamo alla volta di
Marsala, per una battuta di pesca a bolentino a paraghi......
io odio il bolentino ma gli amici mi hanno piu' volte fatto
pressioni e alla fine ho ceduto..... ma mi porto dietro
l'attrezzatura da traina con il monel ... perché
non si sa mai.
Appena fuori Palermo in autostrada quasi arrivati a Terrasini
circa 40 km la il motore della macchina va in ebbollizione
..... minkkkkkkk la prima cosa che penso e Addio Pescata.
Appena fermi scopro che il meccanico aveva lasciato il tappo
del radiatore chiuso male.... imprecazioni di ogni tipo
e andiamo alla ricerca di una fonte d'acqua. Normalmente
sembra facile ma alle 5 di mattina..... fortunatamente Tommaso
trova una fonte, riempiamo alcuni secchi e due bottiglie
e sistemiamo alla meno peggio il problema e ripartiamo per
la volta di Marsala.
Arrivati alla barca senza altri grossi problemi carichiamo
tutto e partiamo alla volta di Marettimo, arrivati su un
fondale tra i 90 e i 130 metri cominciamo a pescare alla
ricerca dei mitici paraghi ....... ma .......... niente
o quasi in circa 3 ore abbiamo preso circa 3 kg di pesce
ma niente di rilievo. Tommaso si addormenta e comincia a
russare alla grande.
Io e Demi puliamo la barca e ci dirigiamo verso un secca
per trianare un po' con il monel per vedere di riuscire
a variare le sorti a una batutta un po' negativa.
il fondo da 80 metri sale a cinquanta per poi arrivare ai
30 con un sommo sui 25, caliamo circa 200 metri di metallo
in acqua .
Immediatamente vediamo molte tracce sull' eco ed il cicalino
non tarda a farsi sentire.......szszszszszszszsz
magico suono e la canna si flette in maniera decisa.
WOW comincia il cimento, subito mi accorgo che e'
un pesce di taglia penso ad una ricciola o a un gorsso dentice
ma di cedere non se ne parla, continua a prendersi filo
su filo .... fuori ora abbiamo circa 300 metri ...nel frattempo
le urla hanno svegliato Tommaso che non capisce bene dove
siamo e cosa ci faccio con la canna da traina in mano.
Demi ai comandi comincia a virare a dritta e mi aiuta a
recuperare dopo circa 30 minuti di tira e molla ecco che
a una ciquantina di metri dalla barca spunta la sagoma fuori
dall'acqua ........ una grossa sagoma nera..... CERNIA ,
CERNIA ancora qualche minuto ed é a portata di raffio
é un dotto bellissimo, il mio primo dotto.
Urlo di gioia e pacche sulle spalle baci abbracci etc etc.
Si ritorna sulla secca verso la parte più vicina
ai 30 metri dove mentre combattevamo con la cernia Demi
aveva visto ottime marcature.
Al secondo passaggio con circa 260 metri di monel fuori
ecco che la canna riparte decisa e il nuovo pesce si prende
circa 40 metri di monel e altrettanti di multifibre... Riprendo
nuovamente la canna in mano e comincio a ritirare sotto
poderose testate, ma non appena riesco a rimettere in bobbina
tutto il trecciato e circa 10 metri di monel cedo la canna
a Demi.
Anche questo non ne vuole sapere di venire verso di noi
e il combattimento dura circa 25 minuti fino a quando non
vediamo da lontano la sagoma del Denticione che comincia
a girare, fermo la barca e presto lo portiamo a portata
di guadino.
Urla di gioia e complimenti vari ed eventuali e si rientra
verso il porto che ora dista circa 25 miglia .
Con grande rammarico non ho portato la macchina fotografica
e ho dovuto immortalare le due prede a casa.
Alla bilancia il Dotto era di 4,800 e il Denticione 5,700.
Salvo Mancuso
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