Il mio primo dentice.
primi di Maggio 2006
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Dopo aver letto molto sulla traina, e in particolare a
prede super ambite, restava il desiderio di mettere in pratica
tutto quanto. Come fare?
Conoscevo di nome, ma non di fatto, uno dei migliori, un
vero (dentamago), Ernesto Della Vecchia, ma la possibilità
di arrivare a lui era solo attraverso Enzo, un amico che
ha avuto il piacere di pescare con lui vari mostri ( dentici,
tonni, ricciole ecc.).
La conoscenza si materializza, rompendo quel sottile strato
che divideva il sogno dalla realtà.
Essendo da molti anni, un pescatore di bolentino, credevo
di aver superato certe emozioni, eppure quel giorno
.
In barca eravamo in quattro, c'erano anche Enzo e
Gennaro, amico fedele di Ernesto.
L'avventura comincia di notte con il reperimento dell'esca,
e a giorno fatto comincia la ricerca.
Il mio primo stupore sta nel guardare il cartografico, errore
gravissimo per un ospite, ma non potevo fare a meno di notare
un miliardo di punti , sembrava avesse il "morbillo".
Eppure, la barca procedeva come su delle rotaie, neanche
uno sguardo, aveva tutto in testa scandaglio e gps.
Finalmente la canna sobbalza, Ernesto ferra e mi cede la
canna, la mia gioia dura pochi istanti, il pesce si slama
a mezz'acqua.
Passano ore, ormai sembrava quella l'unica opportunità
avuta, ma "Nettuno", decise di intervenire con
un movimento sulla canna invisibile all'occhio umano, ma
non a lui.
Il pesce mordicchiava, Ernesto accelerò due, tre
volte e ad una netta dentata ferrò con decisione,
lasciando a me il piacere di fare il resto.
Il dentice non era grande, 3.5 kg, ma grande era la soddisfazione
di esserci riuscito, ma soprattutto di aver capito che testardaggine
e caparbietà camminano di pari passo, doti che se
le metti in pratica non possono che farti diventare "UN
GRANDE" !!!!!
Carlo Zammartino
(Napoli)
( Enzo )
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