Tonno in traina
Agosto 2006
Calma piatta... siamo al largo, la terra più vicina
è a oltre 45 miglia, i passeggeri del charter a cui
faccio da skipper, pescatori simpatici come le cacche dei
gabbiani, hanno voluto fare una deviazione per raggiungere
una secca fuori rotta, giunti all'alba sulla secca prescelta
hanno tirato fuori la canna da bolentino, con mulinello
elettrico, una cassetta di sarde e hanno cominciato a pescare
con discreto successo occhioni e scorfani di 2-3 etti.
Nel primo pomeriggio ci siamo rimessi in movimento, a motore,
il vento latitante, la barca, un 47 piedi con una gran poppa
larga, lascia una bella scia e delle onde ben definite nell'acqua
oleosa. Calo gli artificiali su due canne, e sopporto pure
i velati sfottò dei bolentiniani antipatici gasati
a mille per la pescata.
All'improvviso, il mulinello della combo Penn da 80 euri
sembra impazzito..... emette un sibilo acutissimo... che
non avevo mai sentito... " Si , si, si, si, si , si
". Comincio a dire "si" come un mantra, come
i buddisti recitano: "nangiocorenghecchiò".
Mentre metto velocemente in folle il motore e prendo la
canna in mano, "si , si , si ,siiiiiiiiiii!".
Dopo due secondi che ho la canna in mano e continuo a dire:
"si, si , si , si ", il rumore del cicalino del
mulinello cessa all'improvviso , la canna si riaddirizza
e torna ad essere uno stecco inanimato.
Recupero la lenza, rassegnato, giusto per capire che ha
ceduto il maledetto nodo sulla girella, forse per la scarsa
qualità del mulinello la frizione si è indurita
eccessivamente dopo che in poche decine di secondi sono
usciti più di 400m di multifibra da 30 lbs. O forse
sono ancora una schiappa a fare i nodi.
Rifaccio la lenza recitando una sequela di oscenità
irripetibili, incazzato come una biscia, rimetto la barca
in rotta e ricalo un nuovo artificiale in acqua.
Dopo una ventina di minuti parte l'altra canna, la Shimano
stand up 30-50, quella pagata un botto, col tyrnos 30 nuovo
di pacca e con il multifibra da 50 lbs.
Stavolta mi sento più sicuro, ricomincio a dire:
"si, si, si, ". Ma anche: " dai, dai, dai,
non ti rompere , non ti rompere stavolta , si si si si,
non ti rompere, non ti rompereeee ".
Come tante volte ho letto nei racconti altrui , la prima
fuga del tonno è potente, impressionate, lunghissima,
poi via via che il pesce si stanca, le fughe si fanno sempre
più brevi e finalmente dopo una 30ina di minuti appare,
bellissimo, lucente e grooooosso!
Non è un gigante , e nemmeno un tonno di taglia,
ma è il mio primo tonno e a me pare bellissimo, con
quelle pinne gialle, e pure grandissimo... Una bella raffiata
e il tonno è a bordo tra urla di gioia e pacche sulle
spalle. Mi tremano le gambe dall'emozione, e per almeno
10 minuti rimango imbambolato non parlo e non faccio assolutamente
nulla.
Purtroppo i passeggeri "pescatori" (stavolta
il virgolettato è d'obbligo) preferiranno lasciare
in frigo 4 cassette di peperoni, melanzane, pomodori e pesche
piuttosto che fare posto al tonno e così, fuori dal
frigo, dopo due giorni di deliziosi piatti a base di tonno
fresco per 6 persone, il rimanente andrà a male,
e sarà buttato via con la morte nel cuore da parte
del sottoscritto.
Un sentito ringraziamento agli amici forumisti.
Roberto (Cromo nel Forum)
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