All'inglese dalla barca.
(Gianluca Catapano) Novembre 2005
A Castellammare di Stabia (Na) subito dietro al porto ed
a ridosso della grande scogliera frangi flutti c'è
un grande allevamento di cozze.E' proprio li tra i fusti
che sorreggono le corde portanti su cui sono legate a penzoloni
le calze di cozze (in gergo stralli) che si riuniscono con
la barca i pescatori sportivi e non della zona.
La vicinanza al porto, l'allevamento di cozze, il fondale
irregolare e la profondità che oscilla tra 16 ed
i 30 mt circa rendono il posto unico per la quantità
di specie di pesce presenti ed ovviamente anche per il numero
di catture che è possibile fare.
Il tipo di pesca che si usa fare maggiormente in questo
posto e la tecnica all inglese, ovviamente maggiorata es:
canne circa 4 mt azione circa 15-40; sul mulinello lo 0.26;
marcatura con pasturatore scorrevole; piombino; tripla girella;
terminale 0.16-0.18 lungo circa 170 cm; amo misura media
n° 12; Galleggiante circa 15g.
Dopo diverse giornate a pescare "a calata di sole"
andate bene, tra saraghi, sparaglioni e qualche orata di
media taglia, ho provato a pescare all'alba e sorpresa tra
le sorprese allamo una spigola bella grossa, non ho dubbi,
e lei ! Tira come una forsennata e non vuole saperne di
fermarsi, la frizione e regolata sul rigido ma il filo va
via lo stesso, rischio di spezzarlo, sugli strattoni accompagno
la canna che sembra quasi voler saltare dalle mie mani,
questo per circa 30 minuti, d'istinto la bestia si stacca
da terra e punta ad infilarsi tra le cozze, ecco arrivare
una persona amica, e Michele detto o baffon, lo chiamo:
<<vieni ed aiutami>>, cosicchè lascio
la mia barca ancorata e salto sul suo gozzo, perchè
pensai... "posso staccarlo dalle cozze e governare
meglio il combattimento".
La spigola si era "bloccata" e non si muoveva,
pensai le diminuisco la trazione del filo per vedere se
ricomincia a camminare, ma niente, pensavo ormai é
persa chissà in quale posto si e ficcata e non vuole
più muoversi.
Decisi di fare una cosa allora, di cercare di infastidirla
pungendola con piccoli strappetti, in modo tale che cercasse
di liberarsi di quel corpo estraneo che aveva in bocca,
al quel punto avrebbe iniziato a fare movimenti e a "camminare"
di nuovo! Infatti dopo un po' infastidita inizia a dare
testate, ecco, inizia dinuovo a camminare, ma stavolta ho
un vantaggio, ero sulla barca dell'amico e gestivo meglio
la direzione del pesce.
Le braccia mi facevano male, facevo fatica a pomparla verso
di me, dopo un'altra mezz'ora l'ho vista arrivare ormai
stanca e boccheggia nte era bellissima e mostruosa, non
avrei mai pensato di poter portare su con un attrezzatura
così leggera un pesce così, ma la pesca al
cefalone di porto con atrezzature ultra leggere aveva fatto
scuola, si trattava di una spigola di otre 4kg. tirata su
con un attrezzatura molto leggera in proporzione al pesce
preso, in più portata da un fondale di oltre 20 mt.
Grande combatimento, grande emozione, grande il rispetto
che va a quel pesce che ha tanto combattuto per liberarsi!
Ciao da Castellammare di Stabia (Na)
e da GIANLUCA CATAPANO.
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