Orate e ricciole al CIRCEO
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Sabato 18 novembre si è come al solito tutti al Circeo
io Andrea "Pesceserra", Carlo "Rapala"
e Daniele "Boretto 23" nella speranza che
il levante teso cali durante la notte e ci consenta di fare
almeno l'uscita domenicale.
Il sabato in compagnia trascorre piacevolmente scandito
dai consueti riti di ogni fine settimana (grigliata di carne,
castagne e vino rosso, salto da Pino, ecc
.). Con il
trascorrere delle ore si scrutano con apprensione crescente
le cime degli alberi per verificare se il vento, notevolmente
rinforzato a metà giornata, cominci finalmente a
calare. Lattesa è forte, anche perché
sappiamo che in settimana erano state effettuate catture
multiple di orate di taglia.
Oltre al problema meteo vi era, poi, quello delle esche
vive, condizionato anche dal limitato tempo di cui noi pendolari
della pesca purtroppo disponiamo
In serata finalmente il vento inizia a diminuire ed anche
il mare va in scaduta
io e Carlo ci salutiamo dandoci
appuntamento alle 5.30 per andare a procurarci qualche seppiolina
sotto la montagna per poi spostarci sulle poste prescelte.
La mattina successiva, con un mare in scaduta ma ancora
leggermente formato e un levantolo fresco ed
a tratti anche fastidioso io ed il buon Rapala a bordo della
fida Mapian 1° usciamo da Badino alla volta di
Punta Rossa, dove dopo circa due ore e mezza di pesca riusciamo
a racimolare 9 seppiotte, alcune delle quali delle vere
big seppie. Daniele, invece, reduce dai bagordi a casa di
Nestore e dunque in ritardo sull'orario di marcia,
riesce a procurarsi solo una seppia, cosicchè io
e Carlo gli cediamo una "cartuccia" di ricambio.
Giunti sullo spot, troviamo già allopera Nestore
e a tanti altri volti più o meno noti a chi bazzica
le poste del Circeo.
Dopo una ventina di minuti di traina Carlo ha già
un bel pesce in canna: la prima bella orata (circa 3 kg
) è a paiolo!
Subito proviamo a rifare il passaggio sul "punto bono"
e stavolta tocca a me: una ricciolotta sui 4 kg, imbarcata
nonostante l'imprevisto del terminale di Carlo sfortunatamente
accalappiato dal mio multifibra.
Con il terminale ritoccato (è proprio
vero che quando il pesce magna non va tanto per il sottile!)
Carlo fa poco dopo anche lui la sua ricciolotta, identica
alla prima.
Su Mapian1° si gode forte, ma anche gli
altri pescatori presenti sul posto hanno la loro dose di
piacere. Infatti, ad un certo punto tre
quattro barche hanno contemporaneamente il pesce in canna,
e tra queste anche Boretto 23.
Finito il combattimento Daniele ci raggiunge mostrandoci
le due belle orate catturate
due cartucce due colpi..e
bravo Boretto! (incredibile con una seppia e montatura a
tre ami ne aveva allamate ben tre, due sui ferranti e una
sul trainante ma purtroppo sotto barca due orate si sono
slamate)
Io e Carlo abbiamo ancora alcune cartucce
e quindi optiamo per la mitica lunga, ovvero
la pescata ad oltranza fino al tramonto o, comunque, allesaurimento
esche.
Tanti sforzi fortunatamente vengono ripagati! Carlo, infatti,
realizza un perfetto 1-2, chiappando unorata
d 4,5 kg ed unaltra riccia dello stesso peso.
La ricciolotta rimane ferrata anche con un amo in pancia,
opponendo una resistenza notevolmente superiore al normale,
e per un paio di minuti ci illudiamo di avere in canna un
tanto vagheggiato big pezzo.
Ormai al calar del sole, con lultima big seppia rimasta
effettuo la passata conclusiva sul ciglio, riuscendo ad
incocciare un bel dentice, che purtroppo si slama poco dopo
la ferrata.
Con alle spalle il tramonto che incendia la Maga Circe
torniamo verso Badino, dove approdiamo alle 17.30 (praticamente
una 11 ore di barca!).
Quando cala ladrenalina della pescata la stanchezza
si sente eccome ma lemozione di una giornata di pesca
come quella del 19 novembre ripaga davvero dei sacrifici
che noi drogati di traina affrontiamo ogni fine settimana
per procurarci la nostra dose di godimento.
Andrea Pesceserra nel Forum
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