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Traina con il vivo

 

"Minchia sti pisci ci sunno"

CALABRIA

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Mi chiamo Giovanni, Giò x chi mi conosce, sono nato in Calabria ma vivo a Roma. L'altro giorno il 22.11.06 mi chiama mio zio e mi dice che questo fine settimana il tempo è buono e che la mia barca non è stata ancora tirata, che fai non scendi x una pescata??? Detto fatto considerando le 6 ore di auto la SA - RC che se d'estate fanno i lavori d'inverno vi lascio immaginare cosa può diventare, mi metto in auto nel primo pomeriggio x arrivare a reggio calabria in serata così è alle 20:45 sono arrivato ore 21:00 cena......che ve lo dico a fare pesce..... totani ripieni uno spettacolo!!!

 

Mentre si cenava, il mio pensiero era già in barca e potevo sentire la musica dei miei 2 shimano tld 30 doppia velocità strillare nuovamente dopo la scorsa estate!!! Ore 5 del 23/11 dopo 650 km, una notte senza chiudere occhio, al pensiero di andare x mare, ma come ben sappiamo quelle ore li, quelle che ci separano dal varo sono interminabili, non passano più!!! Ma ormai ci
siamo, ultimi preparativi, controllo generale, barca, canne, esche, engine... on si parte !!!!

 

Faccio filare le lenze fuori dalla poppa, entrambi 2 shimano trolling da 20lb, lenza madre tuffline 0/31, girella sampo, con terminale fluorocarbon della track line, ami 4/0 tubertini, innesco una seppia viva e un totano congelato. Inizio il mio solito giro, rivivendo le stesse emozioni dell'estate passata qui con Chiara la mia compagna da un paio di anni si è appasionata anche lei alla traina, al mare, al paesaggio che ci fa sognare, chi ha navigato x queste acque sa di cosa parlo, dico pescare con l'etna da una parte e la calabria dall'altra è veramente piacevole!!!

 

Intanto incrociando altre barche, con delusione venivo informato che non vi erano state ferrate importanti, il tempo trascorreva senza tregua, al contrario della notte che non passava mai, si sono fatte le 12:30 incontro mio Zio e decidiamo di rientrare nel traggitto del ritorno i soliti pensieri, ho sbagliato qualcosa l'esca ? i fili ? gli ami ? I soliti dubbi, che credo assalgono tutti noi quando non catturiamo niente!!!


Tiro su le lenze e vedo il totano in perfette condizioni, decido di calare una lenza a circa un'ottanta metri dalla riva, quindi taglio il terminale con l'innesco del totano e lo lego ad un monofilo del 100, di solito uso x la pesca dei totani di notte, x piombo, metto una di quelle zavorre fatte con dei sassi, appositamente intaccati (qui si usano x fare stare giù sul fondo le reti o i palamiti) affinché il filo non possa scivolare. Bene arrivo a riva tiro la barca e pianto una canna di bambù sulla riva, tendo il filo, lo lego alla cima della canna, faccio una buca, ci metto dentro il filo e lo ricopro, intanto mio zio, mi chiede cosa stessi facendo e giù le solite romanzine, li ci sono gli scogli, vedrai che perdi tutto, lo sai che ci sono reti incagliate e chissà quanti metri di fili di conzi e filaccioni!!! OK dico, ormai è fatta è inutile continuare, andiamo a pranzo.

 

Ancora, una ricca abboffata e così inevitabilmente ci è scappata la pennichella. Alle 15:30 circa, scendo in spiaggia, si era alzato un po' di vento, il mare si incominciava a increspare, mi avvicinavo verso la canna e la vedevo muovere, ma ricordo di aver pensato è il vento, ma a pochi passi dalla canna ho sentito il filo tagliare l'aria, la canna partire, ha fatto aleno 7 metri prendendo il largo, io ho afferrato il filo, vedendolo non più teso ho pensato che avesse tagliato, ma nel momento in cui ho messo in tiro il filo ha ripreso la fuga.

 

La mia fortuna è stata che avevo filo a sufficienza, ma sopratutto, che un mio amico mi ha fatto salire sulla sua barca in vetroresina, mentre io recuperavo lui remava, mi stava portando su quello che io non avrei mai potuto immagginare cosa fosse, ma all'improvviso a un 10 metri dalla barchetta, vedo il filo che dalla direzione che aveva, quindi guardava verso il fondo incomincia a venire da solo verso la superfice, il filo non é più in tensione come prima, il primo pensiero è stato PERSO.

 

Una frazione di secondi dopo appare una forma ,x dimensioni, colore, insolita, mi accingo a recuperare tra gioia e apprensione forse paura di sbagliare la raffiata, o che cedesse sul più bello il filo, e altri 1000 pensieri che mi sono passati x la testa, ma era ormai lì stremato, privo di forze, con la lingua in bocca x la pallonata che aveva fatto nel momento in cui ho incominciato il recupero dalla barca quindi come mi è arrivato a tiro di raffio non ho esitato preso al primo colpo.

 

Potete immagginare lo stupore mio del mio amico Nino Morella e di mio zio che non credeva a quello che aveva li sotto gli occhi "Minchia sti pisci ci sunno" questa è la frase piu ripetuta in questi giorni in calabria !!!!

 

Questo è l'esemplare di 14,850kg che il mio mare mi ha
voluto fare catturare vi prego di publicare questa foto ve ne sarei immensamente grato grazie ancora. Voglio salutare un amico sia di vita che di pesca daniele "boretto23" di Roma anche lui e mitico pescatore del Circeo

 

Giò

 

 

1 Dicembre - 2006 (Powered by Net Tuna)

 

Giò - Calabria