Dopo aver ancora trainato ma senza aver portato nessun pesce
a bordo, ritorniamo sulla bandiera, è l'una, notiamo una
cosa strana, c'è una bottiglia quasi del tutto affondata
a non più di 20 metri dalla bandiera, esplicito segnale
che li sotto c'è un pesce, felici che almeno qualcosa da
portare a casa c'è, decidiamo che è arrivato il
momento di ritirare la coffa.
Tirata a bordo la bandiera vediamo che il trave e totalmente perpendicolare
alla barca, Daniele inizia a tirare Gaetano inserisce la lenza
nella cesta ed io al timone con il compito eventualmente di raffiare.
Daniele tira su una ventina di metri e vede una cosa strana, la
coffa totalmente ingarbugliata, iniziano gli imprechi portiamo
su questo ammasso di lenza ami e sarde che sembra non finire mai,
Daniele pensa alle cianciole io sicuro che qualcuno l'abbia ritirata
per vedere se c'era pesce, ma ad un tratto ecco apparire dal fondo
arrotolato come una salsiccia Lui il rostrato più ambito
del mediterraneo il PESCE SPADA.
Quasi esanime lo portiamo a bordo aveva appena la forza di respirare,
dopo il duro combattimento che avrà avuto durante la notte
con la coffa, si è portato a spasso mille metri di lenza
e terminali più una decina di bottiglie, che dalla pressione
sono ritornate tutte accartocciate. Ora è nostro e li in
pozzetto con la spada che fuoriesce dalla barca, lo iniziamo da
subito a fotografare dimenticandoci che quasi tutta la coffa era
a mare, come dei bambini dopo aver ricevuto un gelato.
Rendendoci conto che il tempo passava ricominciamo il lavoro
lasciato a metà, nel fra tempo mio padre informato dalla
cattura viene sul posto con la barca a vedere da vicino. E' inutile
che vi racconti la gioia che abbiamo provato e la facilità
con cui abbiamo ritirato il restante della coffa che comunque
non ci ha regalato altre emozioni se non qualche sussulto, oltre
allo spada in questione ne abbiamo preso un altro piccolo, che
ancora vivo è stato rimesso in liberta, in più una
decina di trigoni che naturalmente sono stati liberati.
In porto siamo rientrati alle quattro e dopo le foto di rito e
posato tutto e riposto il pesce in frigo, abbiamo meritatamente
guadagnato il letto.
Andrea " IDATEM per il forum"
La Coffa è Armata COSì:
200 ami per una lunghezza totale di circa 3,5 miglia
Trave diametro 1.20
Amo 4\0 storto gambo lungo
Finale 0.80 lungo 5 braccia e distribuito ogni 18 braccia
Esca sarde e alaccie
La zona di pesca :
Golfo di Salerno, 20 miglia a largo tra Capo Conca e Punta Campanella
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La legge italiana:
ricordiamo, che la pesca del pesce spada non é vietata,
come l'uso del palamito con massimo 200 ami ma, il palamito a
spada, é vietato ai pescatori dilettanti o sportivi.
Che fare se in un palamito ci rimane un pesce spada?
Buttarlo via non se ne parla, ma come ci hanno raccontato nelle
righe sopra, se lo spada é ancora vivo, solitamente gli
esemplari più piccoli, é opportuno liberarli, mentre
per quelli più grossi ... é un casino, anche perché
si ritrovano vivi solo se viene salpato dopo poco tempo che é
in pesca o se ha mangiato l'esca da poco.
L'importante é essere informati.
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