Moricam alla gara di Fano 2004
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E' frenesia per i preparativi sul MORICAM del CN Pesaro, ormai
è tutto pronto, manca l'iscrizione dell'equipaggio alla
gara di Fano che ogni anno si disputa nel mese di agosto, una
gara di pesca al tonno che richiama molti equipaggi anche dai
Club e Circoli di pesca limitrofi. Non mancano neanche i cannelloni
che allietano solitamente la pausa pranzo di questa gara e che
spesso hanno portato fortuna. Basta con i cornetti od altro, sul
Moricam è il mangiare, ma in particolare un tipo di primo,
che porta fortuna!!
E' partenza, tutte le prue a mare, il sole è ancora basso
e già assaporiamo il piacere di diverse ore in mare in
attesa del grande evento.
A circa 10 miglia un problema ad un motore ci obbiga a fermarci
per un po' facendoci perdere tempo utile, poi senza spingere molto
sulla manetta del gas arriviamo finalmente sulle nostre acque,
a circa 20 miglia per 75 gradi dal porto di Fano.
Fatta la strisciata, caliamo le nostre esche, Pippo si prende
il compito di cominciare con il primo turno alla pasturazione.
Il mare è poco mosso, l'acqua è stupendamente bella,
un po' infestata di meduse cosa che non ci permetterà di
fare il tuffo a metà giornata quando il sole è alto.
Passano diverse ore, lo scarroccio è giusto, non c'è
bisogno dell'ancora galleggiante, neanche per allineare meglio
la barca, c'è bisogno invece di sentire il cicalino della
canna impazzire.
Tutto é perfetto, anche le esche che dopo i primi
controlli sembrano tener molto bene. Le prime dichiarazioni di
Tonno in canna si sono già sentite via radio e comincia
a balenarci l'idea di aver sbagliato zona, troppo a sud del campo
gara, forse era meglio scegliere la zona più a nord dove
le piattaforme metanifere sono più numerose. Ma l'anno
scorso abbiamo lasciato qui un tonno e siamo venuti a riprendercelo.
Chissà se ci ha aspettato tutto questo tempo, desideroso
di riassaggiare le nostre sarde profumate.
E' quasi la mezza e dopo i primi assaggi di cannelloni, Gianni,
che ha dormito poco la notte precedente, se ne va in cabina. Pippo
si rilassa a prua, io prendo in mano la pasturazione, è
il mio turno.
I gabbiani a differenza di altre volte, che rimangono adagiati
in acqua anche molto più vicino alla barca, questa volta
li vedo un po' troppo in la e anche quando c'è una sarda
che galleggia, non si alzano se non dopo che la sarda ha passato
gli ultimi palloncini o meglio bottigliette di coca-cola che sostengono
le esche in pesca.
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Continua ) »»
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