Passano pochi istanti, dopo che il galleggiante si é
sistemato dritto che neanche a crederci, sparisce sotto
l'acqua. Ferro delicatamente, tanto la palamita é
un pesce che mangia deciso e si ferra quasi da sola.
Sono coscente di avere un terminale abbastanza sottile,
quindi recupero delicatamente e quando il pesce vuole riprendersi
filo, glielo concedo anche se non glielo regalo. Sono fuori
dalla portata delle lenze dei compagni di pesca e così
non reco danno a nessuno.
Mentre gli altri hanno un po' di tregua io continuo a mettere
pesce su pesce. Ma dopo poco arriva il primo schianterello,
il terminale con la treccina non resiste più di tanto
ai denti aguzzi del pesce e quindi perdo il primo pesce
a metà del combattimento. Ne ho degli altri e in
poco tempo sostituisco il terminale, decido di continuare
su questa strada anche se conto di perdere presto un altro
pesce.
Lancetto, galleggiante in tiro, qualche attimo, stessa
zona e .......... nuovamente strike. La montatura funziona
mentre gli altri mi guardano sgomenti, sono l'unico che
sta pescando. Cominciano a volare le domande.
A che profondità sei? 20 metri rispondo. Non é
possibile replicano, ti si é spostato lo stopper,
dicci a che profondità peschi. Ed io insisto. Guardate
che lo stopper é sempre lì, e sono sicuro
dei 20 metri perché li ho misurati con precisione
a casa.
Che diametro hai di terminale? Lo 0,25. Ma nessuno ha al
momento dei terminali pronti con quel diametro.
Intanto vedo Cippo che dopo aver innescato la sarda, se
l'avvicina alla bocca e gli sussurra qualcosa.
Che fai Cippo? E lui: niente, gli ho chiesto esplicitamente
di farsi mangiare, dalla palamita ovvio, e non dalle boghe
o lanzardi. Caspiata ma allora é vero, ci manca qualche
rotella un po' a tutti.
Mi sento un po' imbarazzato e non so che fare, quindi decido,
dopo il lancetto, di andare in cabina per accendermi una
sigaretta e bere qualcosa. Non l'avessi fatto. Mi gridano,
di chi é quella canna tutta piegata!!!!! E chissa
di chi é. E' la mia nuovamente, ma non faccio a tempo
ad uscire che il terminale schianta.
E così, ...... Lele si ferma e inizia ad osservarmi.
Io sostituisco il terminale, innesco la sarda e lui fa:
ecco eh, guarda eh, ...... adesso fa il lancetto.
Io lancio, aspetto che il piombo sia sceso, lascio qualche
metro, passa qualche istante e di nuovo giù.
E' il lancetto proclama Lele e da quel momento tutti si
mettono ad eseguire il lancetto. Ma la situazione non cambia.
Sarà forse il terminale sottile e lungo??
Io stanco di recuperare, lascio la canna ad uno dei due
e finalmente mi godo un attimo di pausa.
La situazione si calma per tutti, le palamite hanno rallentato
la loro attività e tiriamo le somme. Personalmente
ho combattuto 14 palamite, di cui 6 perse durante il combattimento
per la rottura della treccina vicino all'amo ed una persa
poco dopo l'allamata. Sette più quattro degli amici.
In totale siamo ad 11 pezzi e se la situazione di calma
non cambia siamo pronti a rientrare con il buio. Così
dopo circa 45 minuti di inappetenza decidiamo di allontanarci,
pulire la barca ed il pesce e rientrare. Sono ormai le 2
del mattino e la stanchezza comincia a sentirsi.
E poi domani si lavora, quindi rientro quasi planando a
13-14 nodi. Gli altri hanno un po' l'amaro in bocca, ma
non ci posso fare nulla. La prossima uscita é l'occasione
per la rivincita. Io intanto medito di sostituire la treccina
finale con del dacron, smpre però con filo del 25
sul terminale e forse ancor meno.
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