Ci siamo. Abbiamo anticipato l'arrivo in zona piattaforma
per poter sfruttare le ultime luci della giornata così
da sistemarci bene per la notte. Non volevamo nenache attardarci
più di tanto per non trovare più i posti migliori.
Le condizioni meteo marine sono buone come lo "erano"
già nelle previsioni.
Subito c'é chi stende le proprie canne, innesca
la sarda e fila le prime esche. Altri finiscono i loro panini
rilassandosi un po' alla vista del tramonto.
L'idea che in zona giri uno squalo di notevoli dimensioni
e l'oscurità che si fa sempre più pesante,
non ci rende alquanto tranquilli, anzi.......
Fortunatamente le luci della piattaforma illuminano la
zona circostante la torre di metallo e la presenza di altre
barche giunte nel frattempo, ci rincuora un po'.
Un occhio é sempre fisso all'orizzonte, anche se
questo é essenzialmente la notte buia. Bisogna essere
sempre pronti ad allontanarsi all'arrivo del "gatto
e la volpe".
Ribadiamo, come già detto in altri articoli, che
la pesca è vietata in prossimità delle Torri
in acciaio come l'ancoraggio o la navigazione. Ma putroppo
é lì che si concentra il pesce, le luci inoltre
attirano maggiormente gli organismi e i pesci più
piccoli. Sotto a questi, rispetto alla superficie dell'acqua,
ci sono pesci medi (lanzardi, suri, boghe) che si cibano
della pastura e dei pesciolini più piccoli. Sotto
a quest'ultimi, a profondità variabile ma di solito
fra i 15 e i 25 metri, vi sono le palamite.
Queste non sono le uniche specie di pesci presenti, si
ritrovano anche occhiate, saraghi, orate e anche le spigole,
non ultime le mormore, ma quest'ultime in alcune piattaforme
fuori Rimini e Ravenna e in particolari periodi dell'anno.
Le ricciole? E si, il 2001 é stato l'anno delle tante
e frequenti catture, ma già da qualche anno prima,
in modo casuale e saltuario, si erano già registrate
alcune catture di questo stupendo pinnuto.
Una cosa é certa, difficilmente si riesce a dormire
perchè, nonostante la stanchezza, il suono del nautofono
e le ripetute catture ci terranno sicuramente svegli.
Ad un certo punto sentiamo un rumore come di un grosso
pesce che fuoriesce dall'acqua, impietriti guardiamo al
di la del buio, ma niente. Poi qualche istante dopo ancora
lo stesso rumore, questa volta al limite fra la luce dei
fari della Torre e l'inizio dell'oscurità.
E' solo allora che scorgiamo la schiena di un "pesce".
E' per fortuna un bel delfino, grande e con la pinna dorsale
bianca.
Un sospiro, ora sappiamo cos'é. Li guardiamo per
una bella mezz'ora, sono più di due o tre, rimangono
al limite della zona di luce. Ad un certo punto ne scorgiamo
uno che si avvicina ai pali andando in profondità,
ha probabilmente fame e il cibo sicuramente non gli manca
la sotto. Ci sono in acqua i nostri ami, che seppur piccoli,
costituiscono un'arma più o meno pericolosa per questo
stupendo mammifero. Ma ormai lo sappiamo, sono troppo intelligenti,
é come se sentissero la presenza del metallo nelle
esche, e così nuotano intorno ad esse senza che nulla
succeda.
Si, proprio un bel nulla, sembra che anche le palamite
si siano preoccupate della presenza dei delfini e per una
buona oretta abbandonano il campo.
( Segue
) »»
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