6 Marzo 2002 Ore 13.00
squilla il telefono: "Il senor Ficara
.?." dall'altro
capo giunge la voce inconfondibile di Cyril Calendini, francese
di origine corsa -come ama sottolineare- nella sua classica pantomima
dell' italiano, solo poche parole
.".Corvine, alle 15.00
al porto!" Più che un invito, un ordine .
Conosco Cyril da quando nove anni fa arrivai per la prima volta
a Dakar e fatico un po' a capire che diavolo voglia da me questo
assatanato della pesca sportiva e delle
belle donne, parla
forse di qualche bellezza mora conosciuta nel suo lussuosissimo
ristorante ?
Poi ricordo : tempo fa mi aveva promesso una esperienza memorabile
di pesca al bollentino e Cyril non dimentica le promesse soprattutto
di pesca, le tiene in caldo sino a quando la sua (e dico sua e
di nessun altro ) rete di informatori lo informa che le corvine,
i nostri boccadoro, sono arrivate
Tutto mi è chiaro,
indosso la mitica Henri Lloyd (fa freddo in Africa a marzo!) e
parto.
Al porto mi attendono Abdoullay e Mussa ,i due fidi ed inseparabili
membri dell' equipaggio del CYRCA che ronfa con i motori al minimo.
Un Bertram 31 con più catture che ore di motore
.
ed i motori ( curati come i gioielli di famiglia ) sono gli originali
del 1977!!!!!
Alle 15.00 arriva Cyril, un saluto e si parte, rotta al traverso
di Dakar, si passa Goreé, l'isola da cui partivano gli
schiavi alla volta degli Stati Uniti e si prosegue per un paio
di miglia.
Cyril entra in cabina, chiude la porta e consulta un libretto
marrone tenuto come una reliquia, trattasi del libro di bordo
dove sono annotati centinaia di punti gps raccolti ed aggiornati
con precisione maniacale e segretezza da Pentagono.
Urla qualcosa (in un dialetto incomprensibile) ad Abdoullay che
immediatamente fa virare di qualche grado la barca. Un occhio
all' ecoscandaglio ed uno al gps ed ecco che con una piroetta
controcorrente la barca si ferma .Resto immobile e fuori campo
per quanto possibile, Cyril e Moussa agiscono sensa parlare loro
sanno.
L'ecoscandaglio segnala una palla rossa di vivo a circa 15mt,
scendono le "mitragliette" (una serie di minuscoli ami
ricoperti di piume ) e subito 4 o 5 sardinelle finiscono nella
vasca del vivo, l' attività è frenetica ed io mi
occupo dello slamamento e selezione del vivo (non piccolo e sanguinante
poiché ciò ridurrebbe la vitalità di tutti
gli altri )
pochi minuti ed il pieno è fatto. Adesso
viene la parte più difficile
.trovare le corvine
!
CYRCA si dirige con sicurezza su alcuni relitti di provata reputazione,
tenuti religiosamente segreti da Cyril ad evitare che pescatori
meno coscensiosi del rispetto della fauna marina depauperino irrimediabilmente
queste perle ormai viepiù rare.
Il vento rinfresca e il mare, fuori dalla baia di Dakar, si
increspa, nulla che possa impensierirci ma, siamo sempre in oceano
atlantico
.Qualche miglio ancora ed i motori sono al minimo,
la poppa di CYRCA al vento ed il primo relitto appare nettamente
sull'ecoscandaglio: fondo 45mt e testa a 30/33mt .
(Continua
il racconto)
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