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Indice racconti di pesca Anno 2003




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso


I racconti delle vostre uscite in mare.....

Taranto, Bolentino

Mario T.




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare


Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.

NEWS

Taranto, é tempo di Bolentino

Sento di aver allamato un pesce. Dopo averlo tirato su un paio di metri, questo comincia a dare testate riguadagnando il fondo.
Va avanti così per tutta la salita fino alla superfice. Ho un terminale dello 0,20 e non posso forzare.
A cinque metri dalla barca si vede il bagliore, é una bella orata.
Con un po' di contorsioni riesco a farla entrare di testa nel guadino. Accidenti,sarà almeno di un kilo.
Foto di rito e giù di nuovo la canna.
Ne prendo un'altra, sempre sulla stessa canna che é lunga 3 mt ed ha un cimino molto sensibile.
A questo punto tolgo la canna con il sugherello che non vuole saperne di allontanarsi dalla barca e dopo un po' toglierò anche la seconda canna a fondo. Questa é più corta e rigida; la trovo sempre senza esche pur non vedendo mai le mangiate.
Ora sono in pesca solo con la 3 mt. Ho due orate in pozzetto, ho fatto la seconda foto e sono le 13:00.


Mi chiama mia moglie: "ricorda che devi accompagnare Leandro a calcetto alle 2:00, non ti dimenticare!.
Certo, cara sta tranquilla", dico io mentre sta abboccando la terza orata.
Tirarle su é faticoso e lungo, le braccia mi dolgono per la posizione a cui non sono abituato.


Terza foto e telefonata a mio cognato:

"Marco, sono su un branco di orate, ne ho già prese tre e <non me ne futte niente> io rimango qui fin che ho esca, per favore pensa tu a Leandro".


Ancora un po' e allamo la quarta . Sono tutte intorno al kg.


A questo punto dico basta. E per essere certo di non rimangiarmi la parola, chiudo gli occhi e butto in mare tutta l'esca che mi rimane.
Ormai ho deciso, me ne vado. Però prima voglio capire meglio dove sono.
Prendo dei riferimenti a terra e li segno su un foglio. Poi calo a mano il filo della canna contando i metri. Arrivo a 53.
Sugli ami ci sono ancora tre "culimuciti" . La canna é chiusa per terra nel pozzetto e mantengo il filo in mano un po'. Neanche un minuto e sento mangiare piano piano la mia esca sul fondo. Non é un colpo e fuga, é un pesce che assaggia delicatamente l'esca stando fermo vicino ad essa. Ferro e tiro su la quinta orata per i primi metri a mano e poi con la canna che ho aperto fra una tirata e l'altra.
Tutte e cinque sono state allamate sul labbro superiore, all'esterno della dentatura.
La montatura é fatta con un piombo scorrevole bloccato a 5 cm sopra l'amo di fondo, 50 cm di filo e poi ancora due ami a bandiera prima dell'asola.
Tre orate hanno preferito l'amo di fondo.
Ora leggo il suggerimento di Diego: "lasciatele trombare in pace" e mi sento un po' colpevole.
Però anche noi pescatori abbiamo diritto a godere ogni tanto.
Comunque mi solleva il pensiero che il sogno di tutti é morire scopando e sono convinto che anche le orate la pensano cosi'!

 

Saluti da MarioT

 


28 Novembre - 2003 (Powered by Net Tuna)