Articolo di Maurizio Miliani ( pg 2 )
Assetto di pesca
Con il morto si poteva pescare con 2 canne sui divergenti calate
a 25 e 30 metri e due canne sulla poppa calate appena dietro i
teaser, mentre con il vivo si pescava con tre canne, con quella
di poppa in posizione centrale, che per onor di cronaca, nell'arco
dei tre giorni di gara, ha avuto più attacchi delle altre
laterali. Infatti il vela richiamato dai teaser e dalla schiuma
delle eliche si avventava di solito sull'esca centrale, poi dopo
sulle laterali, se in coppia si aveva un doppio strike. In questa
pesca importantissima è la regolazione della frizione che
deve risultare leggera e quasi su free con o senza cicalino inserito,
in quanto il pesce non deve sentire nessuna trazione contraria
nel momento che attacca l'esca, ed anche la regolazione della
pinza sul divergente deve essere morbida e aprirsi al primo colpo
di rostro.
Un accorgimento utile per salvaguardare le lenze sottili è
di mettere tra la pinza e la lenza un elastico.
Quando il vela si avvicina per prima cosa l'esca salta fuori
dall'acqua impaurita e mette in allarme l'equipaggio, comunque
lo skipper dall'alto è sempre il primo a vederlo, a questo
punto bisogna mantenere la calma ,ma non sempre è facile,
perchè vedere il rostro o la pinna uscire fuori dall'acqua
con lo skipper che ti urla:- Due, due Espadon - e qualche volta
anche:-True, true Espadon - tenere i nervi saldi non è
facile.
La pinza si sgancia ed è già un'emozione forte,
quindi si toglie la canna dal portacanne e se la lenza va via,
a questo punto viene il bello! Ci sono diverse opinioni tra i
pescatori: si conta fino a tre, fino a 9 o più, oppure
si va per istinto, si chiude la frizione, si alza la canna per
ferrare una volta o più, ma comunque spesso il pescatore
rileva l'esca di bocca al vela che non si è bucato,ed è
necessario quindi riaprire subito la frizione e cedere lenza,
perché se l'esca è rimasta sull'amo, il rostrato
attacca di nuovo l'alaccia infuriato e questa volta non si può
sbagliare perché non ci sarà un'altra opportunità.
Se invece dopo lo sgancio della pinza la lenza non parte e va
in bando, vuol dire che il vela ha si l'esca in bocca ma è
interessato anche ad un'altra esca quindi con calma ( se ce la
fate!) si recupera la lenza per metterla in tensione e poi ferrare
decisi. Spesso possiamo avere delle allamate multiple, come è
successo anche a noi, che per ben due volte abbiamo combattuto
due vela contemporaneamente portando a termine le catture.
Comunque in questa pesca ci sono diverse ferrate a vuoto e se
si riesce a catturare il 50 per cento dei pesci abbiamo una buona
media.
Nella tre giornate di gara abbiamo fatto il 13° con un solo
vela rilasciato, nel giorno del master il 5° con due vela:
uno in 7 e l'altro in 9 minuti, il terzo giorno 2° posto con
due vela imbarcati e sei rilasciati. Piazzamento finale sesti
e ottava Italia B, che ci ha permesso di essere terzi a squadre
dopo Senegal e Francia.
E' stata una bellissima esperienza per tutti i componenti della
nazionale e sicuramente dopo tutte queste catture e quelle del
trofeo Rolex-Igfa, effettuato dopo i mondiali, a qualcuno verrà
proprio la voglia di farsi un bel viaggio di pesca in Senegal
perché di vela ce ne sono davvero tanti!!
... un ringraziamento particolare alla Federazione Italiana
Pesca Sportiva e a Marco Pisacane, vice presidente settore mare,
che ci ha accompagnato, e a tutti coloro che hanno contribuito
alla buona riuscita della partecipazione a questi mondiali.
( inizio
)
Maurizio Miliani
Charter
di Pesca EXCALIBUR »»
|