Materiale
Noi abbiamo usato:
4 fisher in acciaio per un foro di 14 mm;
6 fisher in plastica con occhiello per un foro di 12 mm;
3 cinghie per tapparelle, lunga ognuna 5 m;
qualche tassello in legno di piccole dimensioni;
per una spesa totale inferiore ai 20 euro.
La cinghia di tapparella non viene in alcun punto forata, ma
mantenuta integra é quindi di maggior durata.
I fischer più grossi sono stati usati dalla parte con
maggior peso, il lato in cui venivano posizionati i mulinelli,
quella zona del garage non soggetta al passaggio delle persone.
Non avendo neanche una parete libera di adeguata lunghezza, e
non volendo appesantire un unico fischer con più canne
pesanti da tonni, si é scelto di sistemare una canna da
tonni per ogni coppia di fischer e sopra a questa prevedere la
sistemazione di un'ulteriore canna, più leggera.
Il soffitto non troppo alto é stato scelto come la futura
sede delle canne pesanti, mentre per quelle più leggere
e richidibili, si é preferito sistemarle a rastrelliera
su una parte libera della parete.
Esecuzione
Non stiamo certo a spiegarvi come eseguire un foro nel soffitto
ed inserirvi un fischer, ci sembra alquanto banale, ma fate solo
attenzione durante l'esecuzione del nodo affinché le due
cinghie siano parallele fra di loro, e in linea con il tratto
superiore al primo nodo, se prevedete di eseguirne in serie. Il
nodo serve per bloccare la canna una volta inserita nel tratto
compreso fra un no e l'altro.
Ci sembra ovvio dirlo, ma è importante che i due nodi posti
entrambi su una coppia di fischer, siano posizionati a pari distanza
dal soffitto per tenere il fusto della canna il più possibile
orizzontale. La distanza fra un nodo e l'altro dipende da vari
fattori, il tipo di mulinelli, il peso della canna sottostante,
la facilità per noi ad accedervi nella fase d'inserimento
e non del fusto. In ogni caso la cinghia è molto rispettosa
del fusto e della verniciatura, perché priva di parti dure.
Più la canna sottostante è pesante, più tenderà
a stringere lo spazio fra i nodi superiori sede di un altro alloggio,
senza danni alcuni ma rendendoci più impegnativo l'inserimento
o il levare il fusto dalla sua sede. Per evitare il problema si
può prevedere una distanza maggiore fra i nodi (noi abbiamo
usato circa 12 cm ad esecuzione del nodo fatta) ed inserire sotto
ogni nodo un piccolo tassello distanziatore in legno della larghezza
adeguata, sopra al quale non si trova il fusto ma bensì
un altro nodo. Il tassello in legno può anche essere inserito
solo al momento opportuno, prima di togliere o mettere il fusto.
La distanza fra un nodo e l'altro é anche dato dal tipo
e dimensione di carrucole od anelli presenti lungo il fusto della
canna.
Difetti
Se il distanziatore in legno per l'allargamento delle cinghie
fra uno nodo e l'altro non é sufficiente e ci rende difficoltoso
l'inserimento o il togliere la canna dal suo alloggiamento (difetto
riscontrato) possiamo inserire una sezione di tubo resistente,
quelli per usi idraulici, e il problema sarà risolto.
Lontano da urti e all'asciutto avremo così sistemato alcune
attrezzature costose e a noi tanto care; c'è chi chiama
le canne da tonni addirittura "bambine" forse
perché ha soli figli maschi o solo per un eccesso di affetto.
In attesa della stagione od uscita futura in cui tanto lavoro
desideriamo per loro, le avremo sempre sott'occhio ed una alla
volta saranno pronte per la manutenzione ordinaria di fine anno.
(Alcune
foto di sistemazione finale)
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