Club

Team

Charter

Indice BigGame.it
Adriatico: Circolazione delle Masse d'acqua



Spazio alle vostre
catture, ma anche le foto e i racconti delle vostre uscite a pesca.


Il sito delle barche e degli equipaggi di pesca d'altura italiani..




I club o circoli nautici ospiti di biggame.it, info sulle loro attività.


I charter italiani per la pesca d'altura al tonno, squali, alalunghe, nei nostri mari.

Mare Adriatico

 

La circolazione termoalina

e la distribuzione delle masse d'acqua

 

Nell'Adriatico settentrionale la formazione stagionale del termoclino si stabilisce nei primi 30 m di profondità, anche se si deve osservare che - per gli importanti apporti fluviali sul lato Italiano - significativi fenomeni di stratificazione possono essere presenti nella zona costiera anche a profondità notevolmente inferiori ed in stagioni diverse.


La presenza di un termoclino ben sviluppato è evidente nei dati medi climatici sia in primavera che in estate, mentre nella stagione autunnale inizia un processo di raffreddamento dello strato superficiale e in concomitanza nello strato di fondo si raggiunge il massimo valore di temperatura, probabilmente per una accentuazione dell'intrusione di acqua dal medio Adriatico.

 

In inverno il processo di raffreddamento interessa l'intera colonna d'acqua. In tale stagione, il flusso di calore dal bacino verso l'atmosfera ed il completo rimescolamento della colonna d'acqua, provocato dalla combinazione di mareggiate intense e scarsa profondità dei fondali, determina la formazione di masse di acqua fredda, densa e ben ossigenata. Nell'Adriatico settentrionale si possono quindi identificare due masse di acqua con caratteristiche distinte, l'acqua superficiale con caratteristiche fortemente modulate dalla ciclicità stagionale, e l'acqua profonda che viene rigenerata nel periodo invernale e presenta un segnale stagionale molto più debole.


Per quanto riguarda la densità, si verificano due situazioni stagionali sostanzialmente diverse. Nel corso dell'inverno, le acque fredde diluite dagli apporti fluviali, rimangono confinate nella fascia costiera, mentre le acque al largo subiscono un attivo mescolamento da raffreddamento dello strato superficiale e meccanico da vento. In queste condizioni si genera una stratificazione che separa le masse d'acqua del largo dal quelle costiere con densità uniformi in senso verticale e con flusso verso il centro del bacino; i valori di densità nel periodo invernale possono quindi considerarsi verticalmente omogenei.


La geografia del territorio circostante la parte settentrionale del bacino adriatico è caratterizzata dalla presenza di un numero elevato di fiumi di portata rilevante; l'apporto di acque dolci e l'ingresso da sud in profondità di correnti di acque salate, provenienti dal bacino meridionale, sono i principali fattori di perturbazione della salinità.


Le acque dolci immesse dai fiumi minori si mescolano con quelle salate del mare, per lo più all'interno della zona costiera, diluendo l'acqua marina in particolare sotto costa mentre le acque del Po, hanno la possibilità, al verificarsi di determinate condizioni meteomarine di stratificazione (periodo primaverile-estivo), di invadere lo strato superficiale dell'intero bacino settentrionale.
Tale situazione frequente in primavera-estate è favorita da una portata elevata del fiume, da una presenza di stratificazione (termica e della densità) verticale nel bacino ricettore e dall'assenza di vento o da vento di Scirocco.


Il peculiare regime termico ed idrologico del bacino determina quindi la presenza di masse d'acqua con caratteristiche diverse che danno origine ad una significativa circolazione di tipo termo-alino e ad una particolare distribuzione delle masse di acqua.
L'apporto di grandi quantità di acque dolci, dovute ai fiumi che sfociano nella parte più settentrionale del bacino, determina una diminuzione della salinità delle acque marine in quell'area, mentre nella zona più meridionale sono presenti acque più calde e salate (38‰) che si mescolano con quelle che provengono dallo Ionio.

 

La presenza di masse di acqua a ridotta salinità nel bacino settentrionale, unitamente al moto di rotazione della Terra e dei venti, determinano un afflusso attraverso il Canale di Otranto di acqua più salata e calda di origine levantina negli strati superficiale e soprattutto intermedio, che risale il bacino essenzialmente lungo la costa orientale dando origine ad un sistema ciclonico e instaurando una circolazione in linea generale antioraria, che convoglia le acque di origine fluviale in direzione sud-est, lungo la fascia costiera occidentale Italiana.

 

( Continua ) »»

 


21 Aprile - 2005 (Powered by Net Tuna)

 

Andamento delle correnti superficiali

dell'Adriatico centro-settentrionale