La circolazione termoalina
e la distribuzione delle masse d'acqua
Nell'Adriatico settentrionale la formazione stagionale
del termoclino si stabilisce nei primi 30 m di profondità,
anche se si deve osservare che - per gli importanti apporti
fluviali sul lato Italiano - significativi fenomeni di stratificazione
possono essere presenti nella zona costiera anche a profondità
notevolmente inferiori ed in stagioni diverse.
La presenza di un termoclino ben sviluppato è evidente
nei dati medi climatici sia in primavera che in estate,
mentre nella stagione autunnale inizia un processo di raffreddamento
dello strato superficiale e in concomitanza nello strato
di fondo si raggiunge il massimo valore di temperatura,
probabilmente per una accentuazione dell'intrusione di acqua
dal medio Adriatico.
In inverno il processo di raffreddamento interessa l'intera
colonna d'acqua. In tale stagione, il flusso di calore dal
bacino verso l'atmosfera ed il completo rimescolamento della
colonna d'acqua, provocato dalla combinazione di mareggiate
intense e scarsa profondità dei fondali, determina
la formazione di masse di acqua fredda, densa e ben ossigenata.
Nell'Adriatico settentrionale si possono quindi identificare
due masse di acqua con caratteristiche distinte, l'acqua
superficiale con caratteristiche fortemente modulate dalla
ciclicità stagionale, e l'acqua profonda che viene
rigenerata nel periodo invernale e presenta un segnale stagionale
molto più debole.
Per quanto riguarda la densità, si verificano due
situazioni stagionali sostanzialmente diverse. Nel corso
dell'inverno, le acque fredde diluite dagli apporti fluviali,
rimangono confinate nella fascia costiera, mentre le acque
al largo subiscono un attivo mescolamento da raffreddamento
dello strato superficiale e meccanico da vento. In queste
condizioni si genera una stratificazione che separa le masse
d'acqua del largo dal quelle costiere con densità
uniformi in senso verticale e con flusso verso il centro
del bacino; i valori di densità nel periodo invernale
possono quindi considerarsi verticalmente omogenei.
La geografia del territorio circostante la parte settentrionale
del bacino adriatico è caratterizzata dalla presenza
di un numero elevato di fiumi di portata rilevante; l'apporto
di acque dolci e l'ingresso da sud in profondità
di correnti di acque salate, provenienti dal bacino meridionale,
sono i principali fattori di perturbazione della salinità.
Le acque dolci immesse dai fiumi minori si mescolano con
quelle salate del mare, per lo più all'interno della
zona costiera, diluendo l'acqua marina in particolare sotto
costa mentre le acque del Po, hanno la possibilità,
al verificarsi di determinate condizioni meteomarine di
stratificazione (periodo primaverile-estivo), di invadere
lo strato superficiale dell'intero bacino settentrionale.
Tale situazione frequente in primavera-estate è favorita
da una portata elevata del fiume, da una presenza di stratificazione
(termica e della densità) verticale nel bacino ricettore
e dall'assenza di vento o da vento di Scirocco.
Il peculiare regime termico ed idrologico del bacino determina
quindi la presenza di masse d'acqua con caratteristiche
diverse che danno origine ad una significativa circolazione
di tipo termo-alino e ad una particolare distribuzione delle
masse di acqua.
L'apporto di grandi quantità di acque dolci, dovute
ai fiumi che sfociano nella parte più settentrionale
del bacino, determina una diminuzione della salinità
delle acque marine in quell'area, mentre nella zona più
meridionale sono presenti acque più calde e salate
(38) che si mescolano con quelle che provengono dallo
Ionio.
La presenza di masse di acqua a ridotta salinità
nel bacino settentrionale, unitamente al moto di rotazione
della Terra e dei venti, determinano un afflusso attraverso
il Canale di Otranto di acqua più salata e calda
di origine levantina negli strati superficiale e soprattutto
intermedio, che risale il bacino essenzialmente lungo la
costa orientale dando origine ad un sistema ciclonico e
instaurando una circolazione in linea generale antioraria,
che convoglia le acque di origine fluviale in direzione
sud-est, lungo la fascia costiera occidentale Italiana.
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Continua ) »»
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