Presentazione piatto
Premesso che la suddetta preparazione è più
difficile a dirsi che a farsi e che la velocità di
traina è la stessa dell'affondatore e del piombo
guardiano (circa un nodo e mezzo o poco più), il
concetto da seguire è che ad ogni piombo in acqua
corrisponde un affondamento dell'esca pari a due metri.
Quindi ad esempio se avremo sette piombi in acqua (l'ottavo
in mano), l'esca si troverà a circa 14 metri di fondo;
se tutti e venti i piombi saranno in acqua la profondità
sarà di 40 metri. Poiché però ci capiterà
di tirare e mollare la lenza a seconda delle ondulazioni
del fondo, (e questo è il bello!), può accadere
di perdersi e non sapere più quanti piombi ci sono
in acqua; per questo abbiamo posizionato una girella ogni
cinque piombi, così sarà facile fare il calcolo
dei piombi in acqua e, conseguentemente, della profondità
dell'esca. Non scoraggiatevi, basta prendere la mano.
Naturalmente ogni lenza sarà leggermente diversa
dall'altra, per cui qualcuna affonderà qualche decimetro
in più e qualche in meno, per cui potrete agire sulla
profondità calcolando un piombo in meno dei previsti.
Faccio un esempio: se siete su un fondale di 24 metri e
la lenza pesca giusta, con 12 piombi l'aguglia alletterà
gli agognati dentici a qualche centimetro dal fondo; se
invece, procedendo alla giusta velocità sentirete
grattare i piombi sul fondo, tiratene uno su e pescherete
bene. Tenete anche presente che un altro vantaggio di questo
attrezzo è che la lenza in acqua si stende descrivendo
una leggera curva e per questo presenta l'esca in modo molto
naturale. Occhio alle curve strette perché affonda
un bel po' e dunque vi conviene tirare qualche piombo in
quell'occasione.
Per finire e per chiarire meglio descriviamo l'azione di
pesca dall'inizio:
- estraete tutto il terminale dal sughero riponendolo
in ordine vicino la vasca del vivo;
- innescate la vostra esca per bene e filatela in acqua
con la barca che procede già alla giusta velocità;
- indossate sempre dei guanti non troppo grossolani (fondamentale!);
- guardate lo scandaglio (meglio se si può tenere
sempre sott'occhio, altrimenti il compagno al timone vi
dovrà riferire gli sbalzi del fondale ogni due
metri di dislivello);
- iniziate a filare i piombi con l'aiuto di qualcuno
(più avanti potrete farlo da soli);
- posizionate l'esca alla giusta profondità (ricciole
sullo scandaglio a 18 metri? Nove piombi in acqua!);
- estraete altri tre o quattro piombi dal sughero avendo
cura di tenerli in ordine e non uno sopra l'altro;
- se ritenete facile la presenza di ricciole di grosse
dimensioni, sfilate tutta la lenza dal sughero ed agganciate
il moschettone finale al mulinello.
( Ferrata
- Combattimento ) »»
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