1 - 4 Set 2006 - Porto Rotondo
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Articolo di Adriano Ceccarini
Porto Rotondo Big Game 2006,
Gara di pesca d'altura
Ore 6.30 del mattino, calma piatta (e non le 10, come nel
film di Phillip Noyce, con la meravigliosa Nicole Kidman).
A Porto Rotondo, della movida estiva restano solo i flyer
delle discoteche, che ti invitano per la serata di chiusura,
abbandonate in terra, accartocciate. Spade di sole, rosse:
l'alba sulle canne da pesca riflette, dolcemente, il sole
timido di una stagione che cambia, dell'estate che finisce.
La banchina del transito abbraccia 43 barche da pesca, ormeggiate
tutte in fila, armate di canne ovunque, sullo specchio di
poppa, sui trincarini, sugli hard top, sui fly, sulle basi
delle torri saldate in alluminio, rigorosamente originali,
americane come tutte le coloratissime esche artificiali
adagiate sui prep center, nascoste sotto tovagliette importanti,
insignite del ruolo di protettrici del mistero primordiale,
dell'intuito dell'uomo che corre da ogni parte della penisola
per confrontarsi con se stesso, migliorarsi e conquistarsi.
I pescatori sono ombre che nascono dal ventre della propria
barca. Qui i loro nomi e cognomi non esistono, qui si chiamano
Tony, Richy, Chico, Spada, Schizzo, Acidino. Vivono i primi
10 minuti sospesi tra il sonno e la soddisfazione di essersi
regalati tanto, nel pozzetto. Forse meditano. Poi sono figuranti
anonimi che camminano ipnotizzati verso la tenda bianco/azzurra
del Clipper, il famoso bar del porto, a fare colazione.
Parlano a voce bassa, solo di tattiche, di libraggio delle
lenze, di poste. Alcuni si scambiano racconti di catture
storiche. Come ogni edizione, anche quest'anno, alcuni sono
professionisti veri, vivono di pesca sportiva, di gare,
di sponsor soprattutto. Altri sono imprenditori, avvocati,
dentisti, commercialisti, ingegneri.
Tutti uniti dal desiderio di carpire l'autenticità
di certe confidenze. Ognuno potrebbe essere un Dèdalo,
un creatore di grovigli informativi, soprattutto se conoscitore
della zona. . La voglia di vincere è tanta. Il Porto
Rotondo Big Game , alla 5°edizione è diventato
una delle arene più spietate per i pescatori sportivi,
proprio per la crescente presenza di professionisti..Piano
piano arrivano tutti, ed anche il sole. Con la luce del
nuovo giorno si riconoscono i cappelli con la tesa coprisole,
i giacchetti smanicati pieni di tasche magicamente ricche
di ogni esperienza, consumati, dedicati a contenere mille
tensioni, fatiche, soddisfazioni .
Aeroplanini rossi, gialli ,di legno, legati uno dietro l'altro,
in fila, almeno 10. Ossi di ombrelli aperti nel pozzetto,
appesi all'hardtop, sono tante piccole aste di ferro che
si incontrano al centro, bandiere dalle quali cadono fiumi
di pesci stampati sulla plastica, saranno loro i veri protagonisti
dell'attrazione fatale: i teaser.. Gli equipaggi sono composti
da familiari, amici, ospiti, giudici di gara.
Alle ore 7 le barche sono pronte, i motori caldi. Man mano
che si esce dal porto si deve dare comunicazione alla giuria
di gara che ha da poco finito le ispezioni in tutte le varie
vasche del pescato e del vivo ed aspetta attenta sul canale
72. Qualcuno in ritardo corre a fare carburante a Portisco.
L'appuntamento è alle 7.30 nello specchio d'acqua
antistante Porto Rotondo. Uno splendido Cigarette 38' Top
Gun è la barca lepre. Tutti con l'orecchio al vhf
e le mani nelle cassettine delle esche, attendono il via.
Continua
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