Pensai che stava arrivando un po' di mare, mi girai a guardare
verso il largo, ma il mare era piatto, non feci neppure in tempo
a rigirarmi che sentii all'improvviso un rumore fortissimo sull'acqua.
I tonni erano saliti in superficie, si erano materializzati all'improvviso
e nuotando in circolo come impazziti sollevando degli schizzi
d'acqua fortissimi.
I tonnarotti urlavano.
Era uno spettacolo incredibile!!!!
Un'emozione fortissima.
Al grido del rais "amusciela" i tonnarotti legarono
la rete ai bordi del vascello e dopo qualche minuto, quando i
tonni cominciarono a rallentare i loro movimenti, ebbe inizio
la mattanza.
Adesso i tonni non vengono più raffiati sul corpo usando
dei lunghi raffi come si faceva una volta, ma usando dei veri
e propri uncini con un gambo corto (meno di mezzo metro) vengono
agganciati in bocca ed issati sul vascello tramite delle funi
e relative carrucole fissate all'estremità superiore di
due alberi.
Si evita in questo modo una perdita di sangue notevole.
I tonni erano mediamente di peso sui 50 Kg. Molti superavano i
100 Kg.
Alla fine, quando la mattanza stava terminando, sulla superficie
apparve la testa di un tonno di proporzioni enormi (rispetto ai
precedenti) subito dopo venne agganciato e iniziarono a tirarlo
su, ma si sganciò quasi subito.
Era enorme!!!
Sicuramente sopra ai 300 Kg.
Ricadendo in acqua cominciò a nuotare velocemente in superficie
sollevando degli spruzzi d'acqua enormi.
Lo riagganciarono e mentre lo sollevavano, lui si muoveva ancora
velocemente cercando di liberarsi mentre un tonnarotto gli dava
delle pacche sul dorso.
Uno spettacolo incredibile.
Subito dopo lo issarono a bordo tra le urla di gioia dei tonnarotti.
Poi, dopo che altri tonni furono issati sul vascello affiorò
ancora un'altra testa enorme, era un altro grosso tonno, più
grande del precedente, lo issarono con fatica a bordo. La mattanza
era terminata.
Quel giorno furono così pescati quasi un centinaio di tonni
due dei quali di dimensioni veramente notevoli. Questi due tonni
furono anche i tonni più grossi pescati nella stagione
1994.
La mattanza è uno spettacolo cruento, è un "rito"
che si compie allo stesso modo da oltre cent'anni e, come cent'anni
fa, da lavoro a diverse famiglie. E' da considerarsi una piccola
risorsa locale, economica e culturale, molto importante, senz'altro
da salvaguardare.
Marcello di Portoscuso
(precedente)
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